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L'area antistante l'aula bunker completamente allagata

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Anche il processo Maestrale è stato interessato dal maltempo abbattutosi nell’area di Lamezia e dintorni; l’udienza è stata sospesa per via degli allagamenti. Avvocati e giudici sono riusciti a lasciare in tempo i locali evitando di rimanere bloccati


LAMEZIA TERME – La forte ondata di maltempo abbattutasi soprattutto nella zona del Lametino ha interessato anche la zona industriale dove insiste l’aula bunker all’interno della Fondazione Terina, in cui si celebrano i maggiori procedimenti penali contro la criminalità organizzata. Oggi (21 ottobre 2024) era in programma una udienza del maxiprocesso “Maestrale-Carthago” poi rinviata a causa degli allagamenti a Lamezia causati dal maltempo. Il rinvio non appena il livello di emergenza è salito rapidamente di pari passo all’aumentare del livello delle acque del torrente che hanno invaso tutta l’area dei parcheggi antistanti il Corap e l’ingresso stesso dell’aula.

LA TESTIMONIANZA: “SI STAVA ALLAGANDO TUTTO”

La testimonianza della mattinata arriva da alcuni avvocati che questa mattina si erano recati presso la struttura per prendere parte al dibattimento: “Nonostante l’ondata di maltempo, arriviamo nei pressi dell’aula bunker di Lamezia per l’udienza del processo “Maestrale” intorno alle 8,50. Superiamo l’ultima curva che dà sul rettilineo che porta alla struttura e ci accorgiamo che l’acqua a bordo strada stava salendo. Giunti alla porta d’ingresso la troviamo chiusa. Un carabiniere, che affermava di trovarsi sì fin dalle primissime ore della mattina, ci nega l’ingresso affermando che gli agenti della sicurezza non sono arrivati in quanto saltati i collegamenti, aggiungendo che neanche i giudici erano giunti. Quindi i locali erano vuoti”.

Ma così non è. “A quel punto – raccontano ancora gli interessati – dopo aver avuto comunicazione degli allagamenti nel lametino e dei colleghi dell’abbreviato che stavano lasciando la città, chiamiamo in Cancelleria per capire se l’udienza si sarebbe tenuta ma senza ricevere risposta alcuna. Riusciamo tuttavia a metterci in contatto con qualcuno che si trova all’interno dell’aula che a sorpresa ci conferma che i giudici erano invece presenti all’interno dell’aula. Insistiamo quindi con il carabiniere ed un poliziotto giunto poco dopo che il dibattimento era in corso proprio in quel momento, dall’altro lato della porta, il che è assurdo, e alla fine ci fa entrare. E se non fossimo arrivati noi? Giudici e cancellieri sarebbero rimasti chiusi dentro?”.

AULA BUNKER DI LAMEZIA ABBANDONATA APPENA IN TEMPO E PROCESSO MAESTRALE SOSPESO

Una volta all’interno, i legali, che hanno visto aggravarsi la situazione esterna, espongono i rischi al presidente del Tribunale che inizia a valutare la situazione. Ma davanti al trascorrere dei minuti gli avvocati replicano “che le acque del torrente stavano salendo progressivamente col rischio di restare tutti bloccati, ma è stato tutto inutile. Pertanto, decidiamo di andarcene precipitosamente riuscendo a lasciare l’area in tempo. Inviamo i video alle persone all’interno dell’aula bunker che a quel punto si convincono di abbandonarla in tutta fretta e soltanto per una manciata di minuti non sono rimasti bloccati nei locali o nelle auto in quanto poco dopo nella zona si accedeva solo con i gommoni”.

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