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Roma, 3 set. (askanews) – È stata presentata nell’ambito dell’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, allo spazio della Regione Veneto, il CSC Immersive & Performing Arts: la nuova sede del Centro Sperimentale di Cinematografia sull’isola di San Servolo, un polo unico in Italia dedicato alle arti immersive e performative caratterizzato da una forte vocazione internazionale.

All’incontro, a cura a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia e della Veneto Film Commission, sono intervenuti: il presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia Sergio Castellitto, il direttore del CSC – Scuola Nazionale di Cinema Adriano De Santis, la coordinatrice della sede CSC Immersive & Performing Arts Sara Tirelli, il presidente della Veneto Film Commission Luigi Bacialli, l’assessore a Territorio, Cultura, Sicurezza, Sport Regione del Veneto Cristiano Corazzari, il direttore Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria Regione del Veneto Santo Romano. Ha moderato l’incontro Jacopo Chessa, direttore della Veneto Film Commission.

“Dopo pochissimi mesi dal mio insediamento ho voluto visitare questa sede del CSC all’isola di San Servolo – ha spiegato Castellitto – mi sono subito reso conto dell’egregio lavoro che era stato realizzato in fase di avvio e ne ho potuto comprendere subito le potenzialità. Ho immaginato, quindi, la possibilità di far diventare questa sede una sorta di scuola dal modello a prisma: uno spazio sospeso tra laguna, cielo e terra che rifletta tutto quel che il cinema può e deve essere, come un prisma culturale. Un progetto ambizioso ed emozionante che ha mosso i primi passi lo scorso 30 agosto con l’inaugurazione della mostra-omaggio a Marcello Mastroianni, attività che considero un preludio del successo, la prima scena del film”.

“Con San Servolo abbiamo creato una bella alleanza – ha aggiunto De Santis – questa sede, alla nascita, era incentrata esclusivamente sulle arti immersive ma ora incrementerà le proprie attività. Introdurremo un grande master di recitazione a carattere internazionale che prevederà moduli di insegnamento di eccellenza, e tutte le attività si andranno a connettere alle arti immersive. La sede, inoltre, andrà ad accogliere tutte le attività di carattere culturale e formativo proprie del Centro Sperimentale nel suo insieme, soprattutto del CSC – Cineteca Nazionale. Ci auguriamo che questo possa diventare un polo di attrazione per il territorio e che possa trasformarsi in una casa di tutti attraverso l’attivazione di importanti collaborazioni”.

“Sono molto onorata di questo ruolo e la visione del prisma ben descrive l’approccio delle arti immersive, che si prefiggono l’obiettivo di guardare in contemporanea a tutti i media – ha affermato Tirelli – Proponiamo un approccio creativo alla tecnologia dove possano convergere arte tecnologia e filosofia, tre ingredienti importanti della nostra proposta. Sarà una residenza artistica di ricerca dove tuttavia anche i professionisti più maturi potranno aggiornarsi. Da veneziana quale sono, il rapporto con il territorio è una tematica che ho molto a cuore, e questa sede avrà lo scopo di riconnettersi con una città che da sempre rappresenta l’archetipo dell’immaginazione quale è Venezia. Lunedì 9 settembre avrà inizio il primo workshop intitolato Cinematic building”.

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