4 minuti per la lettura
Roma, 2 dic. (askanews) – Il Team Alinghi Red Bull Racing è arrivato terzo in classifica generale nella seconda regata preliminare dell’America’s Cup a Gedda, in Arabia Saudita. Quello di oggi è stato l’ultimo giorno di regate di quest’anno e rappresenta l’ultima competizione ufficiale fino alla prossima pre-regata nell’agosto 2024, quando l’equipaggio svizzero sarà a bordo dell’AC75 costruito per la sfida alla 37esima Louis Vuitton America’s Cup.
Alinghi Red Bull Racing ha iniziato l’ultima giornata della Regata Preliminare sapendo di dover vincere con il suo AC40 per avere la possibilità di raggiungere la finale di match race. La vittoria dell’Italia nella settima regata di flotta, la prima della giornata in programma, ha però messo fuori gioco l’equipaggio di Maxime Bachelin, Yves Detrey, Bryan Mettraux e Arnaud Psarofaghis, impossibilitato di fatto a piazzarsi tra i primi due in classifica generale. Il team svizzero ha dimostrato di saper lottare nell’ultima regata di flotta, arrivando secondo. Il prossimo passo per i membri di Alinghi Red Bull Racing sarà quello di allenarsi sull’AC75 BoatZero insieme ai velisti del power group, che sono stati presenti a Gedda questa settimana.
Così Pietro Sibello, performance coach: “Il quadro generale è che al momento siamo la terza squadra in America’s Cup. Dobbiamo riconoscerlo. Se prendiamo in considerazione ogni singola regata non abbiamo ottenuto le prestazioni che speravamo. Dobbiamo sicuramente trarre degli insegnamenti da questo evento. Credo che una delle chiavi di lettura sia rappresentata dal fatto che la squadra non si sia mai arresa. I velisti, la squadra di terra e tutti i componenti del team hanno spinto al massimo fino alla fine. Lo abbiamo visto nell’ultima regata, che è stata fondamentale per concludere con il terzo posto in classifica generale. Abbiamo imparato molto sulle partenze, che questa settimana non hanno funzionato bene. Dobbiamo anche concentrarci sulla comunicazione, che è super-importante su questa categoria di barche. Questi sono i risultati importanti per noi. Avere i velisti che regatano su queste barche, così come è successo questa settimana, insieme all’allenamento e ai test degli AC40 a due barche, è fantastico per la campagna e ci consente di gestire un ottimo programma. In uno spazio di tempo ristretto, infatti, abbiamo potuto esercitarci dal punto di vista tecnico, ma anche in un contesto più ampio, in preparazione a BoatOne. È stato un grande vantaggio avere il programma AC40 e le pre-regate”.
Dal canto suo, Arnaud Psarofaghis, skipper: “Sfortunatamente, siamo caduti dai foil nella prima regata e questo ci ha separato dalla flotta, quindi è stato difficile rientrare in regata. Nella seconda prova abbiamo fatto una buona regata, perché abbiamo navigato come volevamo e siamo stati in lotta per la vittoria per tutto il tempo. È stato bello mettere in assetto la barca per la seconda regata e poi concludere al terzo posto assoluto in classifica generale. Faremo tesoro di questa esperienza per il prossimo anno. Ogni aspetto di questa campagna continuerà ad essere esaminato nei dettagli. L’aspetto principale sul quale dobbiamo concentrarci è la capacità di reagire rapidamente da un giorno all’altro, quando qualcosa non funziona come dovrebbe. Alla fine, siamo a metà classifica e credo che il nostro posizionamento sia più nella parte alta della flotta che in quella bassa. Siamo tra i primi tre al momento, questa sono i fatti”. E Yves Detrey, trimmer: “Da un punto di vista generale, siamo contenti di aver dimostrato che di assolutamente nella mischia – questo è il fatto più importante. La nostra forza è rappresentata dal fatto che siamo un gruppo solido con tecnici affidabili che hanno cura della nostra barca. Non abbiamo avuto alcun problema a Jeddah, la barca si è comportata bene. Abbiamo un buon assetto e possiamo ottenere buoni risultati nell’ America’s Cup. Sappiamo, infatti, di essere veloci e di poter mettere sempre a punto la barca. Ovviamente questo avviene in maniera diversa con la barca grande, ma siamo consapevoli di poter contare sempre sul nostro team che lavora a terra. C’è un po’ di frustrazione, non tanto per la giornata odierna, quanto per ieri quando ci siamo lasciati sfuggire l’occasione. Abbiamo concluso la regata con un secondo posto, facendo le cose come avremmo dovuto farle dall’inizio dell’evento. L’ultima prova di oggi ha rappresentato il miglior risultato per noi e una degna conclusione. Per rimanere in modalità regata fino ad agosto, continueremo a regatare con gli AC40 tra di noi, naturalmente anche con la formula del match race. Tutto dipende dal programma che verrà messo a punto per il prossimo anno. Dovremo confrontarci con il meteo e gestirlo nel modo migliore, pensando anche alla nuova barca, ma sono certo che nel 2024 nel nostro programma ci sarà spazio dedicato alla modalità regata”.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA