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New York, 14 ago. (askanews) – I prezzi al consumo negli Stati
Uniti, in luglio sono saliti dello 0,2%, come da stime. A
riportarlo è il Dipartimento del lavoro. Il dato “core”, ovvero
quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari
ed energetici, è cresciuto dello 0,2%, anche in questo caso come
previsto dagli analisti.
Su base annuale, il dato è in aumento del 2,9, rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno. Il dato dell’inflazione “core”
annuale è in crescita del 3,2%. I prezzi dell’energia sono
rimasti invariati, mentre quelli del cibo sono cresciuti dello
0,2%. La media settimanale degli stipendi è scesa dello 0,2%.
Gli economisti intervistati da Dow Jones si aspettavano rispettivamente letture dello 0,2% e del 3%.
Il tasso annuale è il più basso da marzo 2021, mentre quello di base è il più basso da aprile 2021, secondo il rapporto del Bureau of Labor Statistics. Gli analisti si aspettavano un dato annuale al 3%. L’indicatore di inflazione preferito dalla Fed, l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali, Cpi, è sceso da un massimo del 7,1% di due anni fa al 2,5% a giugno, non troppo lontano dall’obiettivo del 2% della banca centrale.
L’aumento del mese di luglio è legato ad una crescita dello 0,4%
dei costi di alloggio, che è stato responsabile del 90%
dell’aumento dell’inflazione di tutti gli articoli.
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