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Roma, 15 nov. (askanews) – Luci e alcune ombre sui conti pubblici dell’Italia dalla commissione europea. Da un lato migliorano le previsioni sul deficit-Pil, stimato in calo al 3,8% quest’anno e poi in ulteriore riduzione al 3,4% il prossimo ma soprattutto al 2,9% – al di sotto quindi della soglia del 3%stabilita dal Patto di stabilità e di crescita – già dal 2026.
Migliorate anche le previsioni sul debito pubblico, tuttavia continuano a mostrare una dinamica di aumento: al 136,6% quest’anno (dal 134,8% del 2023), al 138,2% nel 2025 e al 139,3% nel 2026.
Nelle precedenti previsioni, risalenti al 15 maggio, Bruxelles stimava un deficit 2024 al 4,4% e un 4,7% sul prossimo anno. Per il debito pubblico era indicato il 138,6% quest’anno e il 141,7% il prossimo.
Nel capitolo sulla Penisola inserito delle previsioni economiche autunnali, la Commissione spiega che il venir meno delle spese collegate al Superbonus sull’edilizia e la solidità delle entrate fiscali sono alla base della riduzione rilevante del deficit di quest’anno. Al tempo stesso il debito è previsto in aumento sempre a causa del Superbonus, dato l’impatto differito dei crediti legati all’incentivo che hanno gonfiato i deficit fino al 2023.
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