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Lussemburgo, 20 giu. (askanews) – Alla riunione di oggi del Consiglio dei governatori del Mes, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha sollevato il tema politico del “trattamento assolutamente sbagliato” riservato all’Italia nelle trattative su decisioni importanti per il futuro dell’Ue, ovvero il negoziato al Consiglio europeo di lunedì scorso sui nuovi vertici delle istituzioni Ue dopo le elezioni. Giorgetti, secondo quanto riferiscono fonti del Mef, ha denunciato con forza “la ‘conventio ad escludendum'”, con cui “l’Italia è stata estromessa dalle trattative”, protestando per un “atteggiamento pregiudizievole verso il nostro paese”, che “non è il trattamento che l’Italia si merita”, “un paese fondatore, importante”.
“L’Italia non può essere trattata in questo modo e noi non possiamo far finta di niente”, ha detto il ministro, riferiscono da Mef.
D’altra parte, Giorgetti ha apprezzato le “aperture” venute da diversi paesi, e in particolare da Francia e Spagna, e dallo stesso direttore del Mes, Pierre Gramegna, ai possibili nuovi utilizzi futuri del Mes, per esempio nel campo della Difesa e della Sicurezza, ma su queste aperture, che corrispondono a quanto chiedeva l’Italia, non c’è stata unanimità, e anzi c’è stata la contrarietà espressa da Germania, Austria e Finlandia.
Giorgetti, concludono le fonti del Mef, ha anche avvertito che comunque attualmente non ci sono le condizioni nel Parlamento italiano per una ratifica della riforma del trattato sul Mes.
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