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Milano, 5 dic. (askanews) – “Perché se l’Ucraina cade, Putin non si fermerà”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si rivolgerà in video ai senatori Usa durante un briefing riservato: il tutto dopo che l’amministrazione Biden ha sollecitato il Congresso ad approvare la richiesta di quasi 106 miliardi di dollari della Casa Bianca per fondi per le guerre in Ucraina, Israele e altre esigenze di sicurezza. “Esorto ogni singolo senatore a pensare a dove siamo in questo momento storico: la sicurezza nazionale americana è in gioco in tutto il mondo, in Europa, in Medio Oriente, nell’Indo-Pacifico” ha dichiarato in aula il leader della maggioranza Usa al Senato Chuck Schumer, secondo quanto trasmesso dalle tv americane.
“L’amministrazione ha invitato il presidente Zelensky a parlare ai senatori in video classificato: fa parte del nostro briefing riservato (di oggi, ndr), così potremo sentire direttamente da lui esattamente la posta in gioco in questa votazione. Ho chiesto a tutti i senatori, a tutti i senatori (ha ripetuto Schumer) di partecipare a questo importante briefing”, ha detto il senatore democratico.
Schumer ha spiegato che se Kiev cadesse, non soltanto il presidente russo si sentirebbe più forte e autorizzato a continuare nel riprendersi pezzi dell’ex Urss, ma anche altri esponenti di regimi autoritari ne uscirebbero ringalluzziti e si entrerebbe in “un’era di declino”. “I dittatori, gli autocrati stanno conducendo una guerra contro la democrazia, contro i nostri valori, contro il nostro modo di vivere: ecco perché approvare è così importante, perché determineremo la traiettoria della democrazia per gli anni a venire. Siamo in un momento storico stasera” ha aggiunto.
Il senatore Schumer ha presentato un disegno di legge con l’obiettivo di avanzare la richiesta di aiuti supplementari di emergenza per l’Ucraina, Israele, l’Indo-Pacifico e la sicurezza delle frontiere, chiedendo che “disaccordi sull’immigrazione” non “ci impediscano di fare quello che dobbiamo fare per la sicurezza dell’America”.
Intanto sono in corso colloqui sulla componente relativa alla sicurezza delle frontiere del disegno di legge, che ne ha bloccato del pacchettol’esame e l’approvazione sia al Senato che alla Camera.
La difficile accoglienza a Capitol Hill del pacchetto voluto dal presidente Usa Joe Biden, è infatti legato non soltanto al crescente scetticismo del GOP sull’entità dell’assistenza per l’Ucraina, ma anche al fatto che i repubblicani favorevoli ai finanziamenti stanno insistendo su cambiamenti nella politica di confine tra Stati Uniti e Messico, per fermare il flusso di migranti e usano le loro posizioni in merito come condizione per l’assistenza a Kiev.
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