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Milano, 31 ago. (askanews) – Il business domestico del Credit Suisse sarà completamente integrato in Ubs. Lo annuncia il colosso elvetico nella trimestrale, che ha così deciso di integrare le attività nazionali del Credit Suisse, il cui marchio quindi sparirà. La chiusura della fusione dell’entità giuridica è prevista per il 2024. “La piena integrazione è il risultato migliore per Ubs, per i nostri stakeholder e per l’economia svizzera”, spiega.

Il gruppo Ubs ha chiuso il secondo trimestre 2023 con un utile netto di 29 miliardi di dollari, quasi interamente attribuibile alla plusvalenza contabile registrata sull’acquisizione. Credit Suisse ha riportato una perdita ante imposte di 8,9 miliardi di franchi svizzeri.

“A due mesi e mezzo dalla chiusura dell’acquisizione di Credit Suisse, non stiamo perdendo tempo nel fornire valore a tutti i nostri stakeholder da una delle più grandi e complesse fusioni bancarie della storia”, ha commentato il Ceo di Ubs Ermotti. “Stiamo riconquistando la fiducia dei clienti, riducendo i costi e intraprendendo le azioni necessarie per creare economie di scala che ci permetteranno di concentrare meglio le nostre risorse e di indirizzare gli investimenti per la crescita futura. Questa combinazione rafforzerà il nostro status globale di prim’ordine, di cui la Svizzera, il nostro mercato di origine, può essere orgogliosa. Siamo orgogliosi di questo compito e della esponsabilità che ci è stata affidata”.

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