4 minuti per la lettura
Roma, 13 lug. (askanews) – Il nuovo film di Alberto Fasulo, “La corda”, uno sci-fi dalle tinte drammatiche e il coming of age diretto da Alessandro Grande, “Itaca”, che riflette sulla famiglia, quella di origine e quella acquisita. Una varietà di generi e storie che evidenzia la ricchezza di location e ambientazioni offerte dall’Alto Adige. Alla 2nda call dell’anno IDM Film Commission Suedtirol finanzia otto nuovi progetti, di cui sette provengono dall’Italia e uno dalla Germania.
La loro realizzazione coinvolgerà professionisti e aziende di servizi altoatesini sia durante la fase di lavorazione sui set che in post-produzione. Sono previsti circa sessantasei giorni di riprese sul territorio.
Le produzioni di molti dei progetti che saranno realizzati adotteranno il protocollo del “Green shooting”, introdotto da IDM per limitare l’impatto ambientale delle produzioni cinematografiche in Alto Adige.
Tra i progetti finanziati in fase di produzione ci sono “La corda” (titolo provvisorio), il nuovo film del regista Alberto Fasulo, che firma anche la sceneggiatura insieme a Milo Tissone ed Emanuele Bertossi, è uno sci-fi ambientato in una realtà distopica. Il mondo come lo conosciamo non esiste più: l’umanità è stipata all’interno di un’astronave, e vive un sonno infinito, anestetizzante. Un sognatore decide di risvegliarsi e, per questo, viene esiliato sulla Terra: ormai un deserto, avvolto nella nebbia. “La corda” è prodotto da Nefertiti Film con la svizzera Beauvoir Films.
E poi c’è “Cercatori d’angeli (titolo provvisorio): film diretto da Leopoldo Pescatore e prodotto dalla Settembre Produzioni di Roma insieme con la svizzera Rough Cat. Per esordire alla regia, Pescatore sceglie di raccontare tramite la commedia e il coming of age le vite di Bianca e suo zio Fausto. Un uomo e una donna che, nonostante vivano in città e stati diversi e non si vedano da tanto tempo, hanno molto in comune, finché, in un giorno d’autunno, Bianca irromperà come una meteora nella vita dell’uomo.
Ancora “Mythos Emma Hellenstainer” (titolo provvisorio), documentario storico scritto e diretto da Wolfgang Moser, e incentrato su una figura particolarmente rilevante nella cultura altoatesina, quella di Emma Hellenstainer, forse la donna tirolese più famosa del XIX secolo. La “signora Emma”, come veniva chiamata da molti, ha avuto un enorme impatto sulla gastronomia e sul turismo e lo stesso imperatore dell’epoca, Francesco Giuseppe, le conferì una medaglia per i suoi servizi straordinari. Coraggiosa e intelligente è diventata una leggenda ma la sua vita è stata anche molto tortuosa e difficile. Prodotto dall’italiana mowo production insieme con l’austriaca Terra International Filmproduction.
Tra i progetti finanziati in fase di pre-produzione invece ci sono “Itaca” (titolo provvisorio, secondo film di Alessandro Grande, prodotto dalla Disparte con la tedesca Achtung Panda!. Il regista scrive insieme con Guido Silei e Letizia Russo un coming of age drammatico con protagonista Sebastiano, rapito dai Croci in Calabria negli anni ’70 quando era ancora un neonato. Allontanato dalla sua famiglia d’origine, fu allevato come un figlio ma diventato grande, Sebastiano dovrà fare i conti con il suo passato e con il presente, cercare la sua identità, e scegliere qual è la sua vera famiglia.
E poi “Mord in Merano” (titolo provvisorio), film per la tv scritto dall’altoatesina Lisa Maria Kerschbaumer, in passato assistente personale di Terrence Malick, prodotto dalla PSSST! Film di Monaco. Kathi, ventinove anni e Alex, trentadue. La loro relazione, le ferie, una serie di omicidi misteriosi e una sfida completamente nuova da affrontare. Riusciranno i due ragazzi a sopravvivere al loro amore e, soprattutto, a quelle vacanze?
E poi “Due a metà (aka Follow Me)” (titolo provvisorio), commedia-family che segna l’esordio al lungometraggio di Diego Cenetiempo, scritta dal regista con Fabio Marson e Francesca Bertoni e prodotta dall’italiana Pilgrim Film. Il rapporto tra i due protagonisti non è comune. L’adulto è un uomo di quarantacinque anni che ama il guadagno facile, e spaccia droga per fare soldi, il piccolo invece ne ha nove ed è autistico. Un incontro casuale e un viaggio pieno di difficoltà e sorprese, durante il quale i due impareranno a conoscersi, a capirsi e a prendersi cura l’uno dell’altro, fino a diventare quasi inseparabili.
I progetti di cortometraggio che ricevono da IDM un finanziamento alla produzione sono due, entrambi prodotti da società con sede in Regione: “Sogni e Segni: il senso della terra” (titolo provvisorio), scritto e diretto da Alessandro Ingaria e Simone Massi, prodotto dalla Abisso Studio, è un corto che si muove tra i generi, dramma, animazione e live action, per raccontare un viaggio attraverso le contraddizioni e i fantasmi della società europea contemporanea e per ricordare l’importanza della memoria come elemento fondante nell’evoluzione della civiltà umana; e “New Life” (titolo provvisorio), documentario scritto e diretto da Bernadette Weber e prodotto da Albolina Film. Una donna e la maternità, una malattia inaspettata che porta decisioni difficili ma anche la consapevolezza che possiamo non essere soli ad affrontare il dolore.
IDM Film Commission Südtirol è il referente per il sostegno alle produzioni audiovisive in Provincia di Bolzano. I finanziamenti sono destinati alla produzione e allo sviluppo e pre-produzione di lungometraggi, documentari, serie televisive, cortometraggi e short form series. La 3a e ultima call per presentare domanda per accedere al Fondo nel 2024 è il 17-09-2024.
Prima di presentare la domanda le case di produzione sono invitate a contattare IDM per un appuntamento di consulenza dopo il quale saranno abilitate alla registrazione nell’applicazione online.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA