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Roma, 29 dic. (askanews) – “Conosco Jannik da quando era un ragazzo e non penso abbia assunto sostanze proibite intenzionalmente, ma è frustante pensare che io e tanti altri tennisti siamo stati tenuti all’oscuro per mesi”. Protagonista del media day a Brisbane, Djokovic è tornato a parlare del caso clostebol che ha coinvolto Jannik Sinner. Nole chiede maggiore trasparenza: “Ho dubbi su come funzioni il sistema antidoping e perché ci siano tennisti trattati diversamente da altri. Il problema per me è dato dalla discrepanza nel sistema in termini di trasparenza”
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