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Bruxelles, 29 nov. (askanews) – Il gruppo Id (Identità e
democrazia) dell’estrema destra al Parlamento europeo, di cui fa
parte la Lega, “rimarrà sempre fuori” dal confronto democratico
sulle politiche e la legislazione dell’Ue, e non farà parte
quindi di una possibile alleanza con il Ppe dopo le prossime
elezioni europee. E’ quanto ha detto, in sostanza, il ministro
degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani, parlando
con la stampa a margine della riunione ministeriale della Nato
oggi a Bruxelles.
In particolare, ha rilevato Tajani, con i due partiti francese e
tedesco dell’Id (il Rassemblement National di Marine Le Pen e
Alternative für Deutschland) non si può “costruire nulla di
positivo”; ma, ha precisato, “la Lega è completamente diversa”, e
con il Carroccio si può “collaborare a livello europeo”.
Comunque, ha osservato, “l’accordo ideale” all’Europarlamento
sarebbe quello tra Ppe, Conservatori (gruppo Ecr, di cui fa parte
Fdi)) e Liberali (gruppo Renew), senza Id, anche se tutto
dipenderà dall’esito delle elezioni europee di giugno.
Il gruppo “Id rimarrà sempre fuori da un un perimetro di
confronto, perché nega di fatto l’Unione europea, nega l’Euro, e
ci sono posizioni molto critiche anche rispetto alla Nato. Detto
questo, io considero la Lega completamente diversa da Alternative
für Deutschland e dal partito della signora Le Pen, “perché ha
posizioni diverse”, anche se “stanno nello stesso gruppo”, ha
detto Tajani, rispondendo alla domanda di un giornalista.
“Faccio un esempio: io – ha ricordato – ho molto criticato una
posizione di Afd sui bambini che hanno delle disabilità, perché
non si può pensare di ricreare le classi differenziali per non
fare un danno ai bambini normali, che poi voglio sapere chi è un
bambino normale e chi no; ma la riforma proposta dal ministro
della Lega che si occupa di questo problema in Italia (Alessandra
Locatelli, ministro per le Disabilità, ndr) va in direzione
opposta a quella di Afd. Quindi sono posizioni per quanto mi
riguarda incompatibili. Non possiamo accettare una visione che
non rispetta la dignità della persona da parte dell’Afd; ma la
posizione della Lega, per come realizzarla nella riforma del
ministro che abbiamo approvato, va invece nella direzione
positiva, inclusiva, quindi di solidarietà”.
“Quindi – ha puntualizzato Tajani -, da questo punto di vista noi
siamo pronti a collaborare con la Lega a livello europeo, ma
assolutamente no con l’Afd e con la signora Le Pen. Siamo pronti
a collaborare, come abbiamo già fatto, con i Conservatori. Io
ricordo che ho sconfitto il candidato socialista nella corsa alla
presidenza del Parlamento europeo, nel febbraio 2017, con un
accordo tra Popolari, Conservatori e Liberali. Questo – ha
sottolineato – sarebbe l’accordo ideale. Poi dipende naturalmente
dal voto: non siamo in Italia, ci sono realtà diverse,
maggioranze diverse, istituzioni diverse, e quindi è più
complicato. L’importante è che ci sia stabilità e che non ci
siano fondamentalismi”.
“Come condanno fortemente le posizioni dell’Afd, non condivido
assolutamente, per altre questioni – ha aggiunto poi il leader di
Forza Italia – le posizioni sulla lotta al cambiamento climatico
di Frans Timmermans”, l’ex vicepresidente esecutivo della
Commissione europea responsabile per il Green Deal, dimessosi in
agosto per partecipare alle elezioni politiche in Olanda, dopo
essere stato duramente attaccato dal Ppe e dai Conservatori per
le proposte legislative da lui difese con forza sulla transizione
verde, soprattutto in campo agricolo.
A un giornalista che chiedeva se tutto questo non significhi
mettere in discussione la collocazione della Lega nel gruppo Id,
il ministro ha replicato: “Non dipende da me decidere, la lega fa
quello che vuole. Non voglio interferire nell’attività di altri
partiti”.
“Dico soltanto – ha concluso Tajani – che noi con l’Afd e con la
signora Le Pen non possiamo costruire nulla di positivo, cioè
non possiamo governare l’Europa insieme a loro”.
Loc
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