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New York, 18 set. (askanews) – Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, giunto a New York per l’apertura della 78ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite, proporrà soluzioni concrete all’emergenza dei migranti.
Tra le risoluzioni nell’agenda del ministro c’è la proposta di “allargare i campi di accoglienza dell’UNHCR per accogliere donne che fuggono e famiglie che sono in difficoltà, coloro che sono fermi nel deserto e rischiano di morire”, in modo da evitare che le persone non siano vittime dei trafficanti. Per Tajani servono anche investimenti e tra questi è urgente rinforzare la Banca per lo sviluppo africano.
Elencando la drammatica situazione di tanti paesi africani, dal Sudan, al Niger, al Marocco, alla Libia, il ministro degli esteri italiano ha ribadito che “il fenomeno migratorio non è soltanto una questione di ordine pubblico a Lampedusa. Saremmo miopi se pensassimo fosse soltanto una questione di Lampedusa”, ma è un problema molto più ampio.
“Credo che l’Europa cominci a comprendere le parole della Von der Lien”, ha detto Tajani sottolineando che anche l’attegiamento diverso di Francia e Germania hanno “un significato importante perché ci si comincia a rendere conto, ascoltando il nostro grido di dolore, che la situazione è veramente drammatica” e che “se non si incide oggi sulle cause che provacano emigrazione, ivi compreso il cambiamento climatico, noi rischieremmo di avere uno sostamento di milioni e milioni di persone e non ci sono muri che tengono”.
A questo proposito il ministro ha citato anche i muri degli Stati Uniti, che non aiutano a fermare chi arriva dal Sudamerica.
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