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Roma, 26 giu. (askanews) – Si profila un referendum popolare in Svizzera sull’inserimento nella Costituzione dei principi chiave sul libero uso del contate. Il governo della Confederazione ha adottato un contro progetto, rispetto a una iniziativa popolare – battezzata dai promotori “Il denaro contante è libertà” – in cui afferma di riprendere “le due richieste principali” della stessa “ma con formulazioni più precise”.

L’iniziativa popolare era stata depositata il 15 febbraio del 2023 dal Movimento svizzero per la libertà, e chiede che le monete o le banconote siano sempre disponibili in quantità sufficiente. Inoltre, l’eventuale sostituzione del franco svizzero con un’altra valuta deve sottostare al voto del Popolo e dei Cantoni. Nel marzo successivo lo stesso movimento ha presentato una ulteriore iniziativa sul contante.

Con un comunicato, il Consiglio federale della Svizzera afferma di riconoscere “la grande importanza del denaro contante per l’economia e la società”. E che “è disposto a inserire tali principi, già previsti nelle disposizioni di legge, anche nella Costituzione. Ritiene tuttavia che le formulazioni proposte dagli autori dell’iniziativa a completamento della Costituzione non siano sufficientemente precise”.

Per questi motivi, prosegue il comunicato, il governo elvetico ha respinto l’iniziativa popolare, ma contrapponendole “un controprogetto diretto” approvato oggi. Prevede una modifica dell’articolo 99 della Costituzione, con l’aggiunta di due formule: “La valuta svizzera è il franco” e “La Banca nazionale svizzera garantisce l’approvvigionamento in numerario”.

Infine, il Consiglio federale propone alle Camere federali di sottoporre il controprogetto diretto al voto del Popolo e dei Cantoni unitamente all’iniziativa, “con la raccomandazione di respingere quest’ultima e accettare il controprogetto”. Quindi, ove così venisse deciso le due proposte verranno votate con referendum come scelte contrapposte.

Per parte sua il movimento promotore dell’iniziativa popolare spiega che la libertà nell’uso del contante “è una priorità assoluta per la Svizzera” ma aggiunge che “non stiamo con più combattendo solo per noi”. Cita gli eventi nell’Unione europea e “la rapida accelerazione” degli ultimi anni, con un chiario riferimento a restrizioni e lockdown imposti a motivo del Covid, affermando che ormai “la Svizzera è vista da esperti di alto livello in materia di contanti come l’unico paese che può ancora salvare il contante, come un faro per tutta l’Europa”.

Il timore dei promotori è che si voglia procedere a una graduale abolizione dell’uso del contante. E nella successiva iniziativa chiedono di stabilire l’obbligo di accettarlo in una serie di realtà: non sarà più possibile discriminare le persone che vogliono pagare in contanti, come già avviene sempre più spesso. I contanti saranno banditi dagli eventi pubblici. I mercatini di Natale e i festival estivi sono pubblicizzati senza contanti. Nelle stazioni ferroviarie, chi paga in contanti non può più entrare nelle toilette. In futuro, in tutti i punti vendita e di servizio pubblici, dovrà essere sempre possibile pagare in contanti”.

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