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Roma, 10 apr. (askanews) – Sul cosa abbia causato la tragedia alla centrale idroelettrica di Enel Green Power di Suviana, a Bargi (BO) “stiamo lavorando e lavoreremo con le autorità, per accertare che cosa non ha funzionato. Adesso è presto per dirlo e stiamo lavorando con i vigili del fuoco e la protezione per accertare i fatti quanto prima. In questo evento, per quello che si è prodotto, il danno che si è manifestato è enorme, ma il danno più importante è quello in termini di vite umane. Adesso è il momento di stare vicino alle persone, di stare vicino alle famiglie, e allo stesso tempo di lavorare in modo coordinato in sicurezza per cercare i dispersi”. Lo ha affermato l’amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, intervistato da Bruno Vespa a “5 minuti” su Rai1.
“Questa centrale è composta da due gruppi speculari. Erano già terminate le attività di montaggio e collaudo del primo gruppo – ha spiegato il manager – ed erano terminate le attività di montaggio del secondo gruppo. E in questi giorni erano in corso le prove di funzionamento, quindi i collaudi, del secondo gruppo, quando è successo l’evento”.
Quanto a coloro che erano impegnati in queste operazioni, “per come lavoriamo, questa è una centrale in cui lavori erano stati pianificati già dal 2022, e dato l’elevato grado di specializzazione, qui parliamo di un aggiornamento tecnologico della centrale, abbiamo scelto le aziende leader nel settore. Riconosciute in modo universale, prestigioso come Siemens, Voith, Abb. Quindi – ha spiegato – le persone che stavano nella centrale quando è successo l’evento sono persone che lavorano per queste aziende, oltre che per Enel Green Power”. Bernabei ha voluto “esprimere il mio più profondo cordoglio per tutte le vittime e le loro famiglie per questo evento tragico e straordinario che ci ha sconvolto”.
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