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Roma, 2 ago. (askanews) – “Giungere alla verità sulle stragi che
hanno segnato l’Italia nel Dopoguerra passa anche dal mettere a
disposizione della ricerca storica il più ampio patrimonio
documentale e informativo. Questo Governo, fin dal suo
insediamento, ha accelerato e velocizzato il versamento degli
atti declassificati all’Archivio centrale dello Stato e li ha resi più facilmente consultabili, completando quella desecretazione che era stata avviata dai Governi precedenti”.
Lo ha sottolineato la premier Giorgia Meloni, in occasione della commemorazione della Strage di Bologna.
Meloni, in una dichiarazione, ha voluto ringraziare i familiari delle vittime, “anche attraverso le associazioni che li rappresentano”, per la loro “tenacia” nella ricerca della verità. E ha rivendicato il “costante contatto con la Presidenza del Consiglio.
“Il 2 agosto 1980 il terrorismo ha sferrato all’Italia e al suo popolo uno dei suoi colpi più feroci. Sono trascorsi 43 anni ma, nel cuore e nella coscienza della Nazione, risuona ancora con tutta la sua forza la violenza di quella terribile esplosione, che disintegrò la stazione di Bologna e uccise 85 persone e ne ferì oltre duecento”, ha affermato, aggiungendo: “nel giorno dell’anniversario rivolgo ai famigliari il mio primo pensiero. A loro va vicinanza, affetto, ma anche il più sentito ringraziamento per la tenacia e la determinazione che hanno messo al servizio della ricerca della verità, anche attraverso le associazioni che li rappresentano, in costante contatto con la Presidenza del Consiglio”.
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