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Roma, 2 ago. (askanews) – “Care colleghe e cari colleghi,
ricorre oggi il 43° anniversario della strage alla stazione ferroviaria di Bologna. Alle ore 10.25 di quel tragico 2 agosto 1980 furono barbaramente uccise 85 persone. I feriti furono oltre 200. La vittima più giovane, una bambina di nome Angela, aveva 3 anni. Di fronte alla follia terrorista, che sentenze definitive hanno stabilito essere stata di matrice neofascista, le Istituzioni seppero reagire, dimostrando come la nostra democrazia fosse più forte dell’odio e della violenza”. Lo ha detto il presidente della Camera Lorenzo Fontana nel suo discorso in aula prima di chiedere un minuto di silenzio in ricordo della strage.

“Ricordare quel massacro significa rendere omaggio alle vittime innocenti, ai sopravvissuti e ai loro familiari. Ricordare l’orrore e lo strazio di quel vile attentato significa anche rinnovare un monito ben preciso per tutti noi. I principi e i valori della legalità e della democrazia sono alla base della nostra Costituzione – ha sottolineato -. Vanno difesi con fermezza tutti i giorni. A questo obiettivo devono contribuire tutte le istituzioni, le forze politiche e i cittadini. Nell’esprimere la vicinanza e la solidarietà – mia personale e della Camera dei deputati – ai familiari delle vittime, alla loro associazione, ai sopravvissuti e alla comunità bolognese, invito l’Assemblea a osservare un minuto di silenzio”.

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