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Roma, 21 nov. (askanews) – Nuove tecnologie energetiche al centro del panel “Sostenibilità, la frontiera del futuro: innovazioni e strategie per vincere le sfide di domani”, organizzato nell’ambito del Festival della Cultura Americana dal Centro Studi Americani in collaborazione con APCO Worldwide. Proprio le frontiere rappresentano in questa edizione del Festival un altro filo in grado di legare il dialogo tra gli Usa e il nostro paese e tra le frontiere c’è quella della transizione energetica e della decarbonizzazione, alla luce anche degli eventi degli ultimi anni, tra guerre, Green Deal, obiettivi Net Zero al 2050 e elezioni americane con la nuova presidenza Trump.

Per Carlo Bardini Esperto Relazioni UE e Internazionali del Dipartimento Energia del MASE, “al tema della decarbonizzazione si sono aggiunti i temi sicurezza e prezzi, nel primo caso con la ricerca di una maggior indipendenza nella fornitura dell’energia e per i prezzi nella considerazione di un costo più elevato rispetto ai nostri paesi vicini”.

Non è dunque semplice “superare il contributo dei fossili”, in uno scenario che vede comunque “come chiave principale l’elettrificazione”. Come fonti, al pacchetto noto delle rinnovabili sul tavolo della discussione anche il contributo dell’idrogeno, della cattura e stoccaggio della CO2, ma anche il “nuovo nucleare e la fusione”, ha aggiunto Bardini.

Proprio la quarta generazione dei piccolissimi e piccoli reattori, gli SNR, apre possibilità importanti già adottate da altri paesi. Con tecnologie decisamente innovative targate Italia. Dalla medicina nucleare arriva infatti l’esperienza di Newcleo: “Iniziamo a parlare non più di nucleare ma di nucleabile”, ha spiegato Ruggero Corrias, Chief Government and International Affairs Officer della start up oggi in orbita Novartis ma sviluppata sulla spinta tutta tricolore data da Stefano Buono, CEO e co-founder di Newcleo, uno dei più importanti esperti sul nucleare, per anni al lavoro al fianco di Carlo Rubbia, Premio Nobel per la Fisica nel 1984.

Oggi si lavora infatti su piccoli reattori veloci “che occupano uno spazio di 6 metri per 6 e capaci grazie al raffreddamento a piombo liquido di spegnersi in sicurezza in automatico”. Non solo, perchè grazie alle nuove tecnologie le stesse scorie “possono essere riciclate e per fare un esempio con il riciclo delle scorie oggi presenti in Francia si potrebbe alimentare l’Europa per 400 anni”.

Piccoli, potenti (4 basterebbero per alimentare Roma), sicuri. Resta allora da risolvere un tema non da poco, quello dell’effetto Nimby, che fa dire no ad ogni proposta di localizzazione dei reattori, per piccoli e sicuri che siano. La risposta potrebbe arrivare dal lavoro di ingegneria generato per la gestione di un’ altra risorsa rinnovabile, l’eolico, in questo caso su piattaforme offshore. In mare quindi “in acque internazionali o in acque di paesi che già usano il nucleare”, ha aggiunto Corrias. Si lavora in maniera sinergica in questa direzione, con Saipem che oltre a studiare, realizzare e gestire progetti su tutto il fronte delle rinnovabili (e della geotermia) ha lavorato con successo in Nord Europa per la realizzazione non più di piattaforme petrolifere ma di piattaforme offshore per le pale eoliche ed anche per ospitare impianti fotovoltaici in mare, come ha sottolineato Alessandro Motta, Head of Public Affairs Saipem. Piattaforme pronte anche ad ospitare i reattori IV Gen, per alimentare impianti industriali o per la connessione diretta alla griglia.

E calcolando che solo l’avanzata impetuosa dell’intelligenza artificiale, con ciò che ne consegue in termini di dispendio energetico dei relativi Data Center, rischia di determinare una fame di elettricità finora non conosciuta (al 2026 è stato calcolato che il fabbisogno energetico dei Data Center sarà pari a quello di una nazione come il Giappone), in attesa della fusione la strada per il nucleare piccolo o piccolissimo è aperta. Al nucleare, con varie formule, infatti guardano già oggi i principali players globali del settore, da Amazon a Microsoft e Google.

All’evento sono anche intervenuti Caterina Dentoni Litta – Responsabile Sostenibilità, Acea, Marco Mannocchi – Senior Public Affairs Manager, Europe South, Neste, Guido Omodeo Salè – Country Manager Italy, Smartenergy, e l’On. Tullio Patassini che ha portato i saluti del presidente della Commissione Attività Produttive della Camera Alberto Gusmeroli.

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