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Città del Vaticano, 4 ott. (askanews) – Al Sinodo che si sta per aprire in Vaticano “non serve uno sguardo immanente, fatto di strategie umane, calcoli politici o battaglie ideologiche”. A dirlo è Papa Francesco nella sua omelia durante la messa in piazza San Pietro con i cardinali e il collegio cardinalizio per l’apertura dell’assise in Vaticano. Richiamando il brano evangelico che la liturgia propone in questa giornata, nella quale si ricorda San Francesco d’Assisi, il Papa ha detto che proprio Gesù, in un momento di “desolazione pastorale” non si lasciò “risucchiare dalla tristezza, ma alza gli occhi al cielo e benedice il Padre perché ha rivelato ai semplici i misteri del Regno di Dio: ‘Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli'”, ha detto, citando il Vangelo di Matteo.
“Nel momento della desolazione, dunque, Gesù ha uno sguardo capace di vedere oltre: loda la sapienza del Padre e riesce a scorgere il bene nascosto che cresce, il seme della Parola accolto dai semplici, la luce del Regno di Dio che si fa strada anche nella notte. Cari fratelli Cardinali, confratelli Vescovi, sorelle e fratelli, – ha concluso Francesco – siamo all’apertura dell’Assemblea Sinodale. E non ci serve uno sguardo immanente, fatto di strategie umane, calcoli politici o battaglie ideologiche”.
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