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Città del Vaticano, 25 ott. (askanews) – “La nostra assemblea si è svolta nel contesto di un mondo in crisi, le cui ferite e scandalose disuguaglianze hanno risuonato dolorosamente nei nostri cuori e hanno dato ai nostri lavori una peculiare gravità, tanto più che alcuni di noi venivano da paesi dove la guerra infuria”. Il tema dei conflitti, della povertà in troppe parti del mondo e dei difficili problemi legati all’immigrazione, sono stati tra i punti-chiave dei lavori del Sinodo dei vescovi ormai giunto alla sua settimana finale dopo quasi un mese di lavori. Lo ricorda la Lettera al popolo di Dio votata dall’assembea sinodale e resa nota questo pomeriggio.
Nel documento, i partecipanti all’assise sinodale ricordano, tra l’altro: “abbiamo pregato per le vittime della violenza omicida, senza dimenticare tutti coloro che la miseria e la corruzione hanno gettato sulle strade pericolose della migrazione. Abbiamo assicurato – si legge nel documento – la nostra solidarietà e il nostro impegno a fianco delle donne e degli uomini che in ogni luogo del mondo si adoperano come artigiani di giustizia e di pace”.
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