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Roma, 11 giu. (askanews) – Quello delle europee “è un risultato
straordinario ma non è un punto di arrivo: dobbiamo continuare a
martellare per inchiodare il governo alla questione
salariale e sociale che Meloni sta ignorando”. Incassato il positivo risultato elettorale Elly Schlein riunisce i parlamentari del Pd (che la accolgono con un lungo applauso nell’auletta dei gruppi di Montecitorio) per rilanciare l’azione Dem. Il partito ha conquistato 20 eurodeputati (che potrebbero diventare 21) diventando la delegazione più importante del gruppo S&D, ha vinto al primo turno in 10 Comuni capoluogo.

“Ho visto un lavoro corale e collettivo che ha dato i suoi frutti. Il lavoro di squadra ha pagato tanto”, ha sottolineato, “non siamo caduti nella trappola” della premier che “ha cercato di spostarci costantemente dai nostri temi”. E invece bisogna ripartire proprio da quei temi – sociale, sanità, lavoro, salari – “martellando” e in questo modo la distanza da Fdi, che si è “dimezzata” è destinata a “accorciarsi ancora”: “stiamo arrivando”. La ‘battaglia’ sul sociale e nel Paese si accompagna a quella in Parlamento sulle riforme per “fermare il cinico baratto tra premierato e autonomia”.

E poi c’è da lavorare in prospettiva per creare una coalizione in grado di sfidare il centrodestra e il risultato elettorale “sancisce che il Pd è il perno indiscusso” con una responsabilità “ancora più forte”. L’obiettivo di Schlein è “costruire ampie convergenze con le forze alternative alle destre” e “spero che il voto abbia convinto tutti” – e la segretaria sottolinea due volte “tutti” – che “non è tempo di divisioni né di veti: non ne abbiamo mai fatti e non intendiamo subirne perchè senza la comunità democratica non c’è un’alternativa possibile”.

A questo proposito, dopo i contatti telefonici delle ultime ore, a margine dei lavori della Camera Schlein ha parlato con Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi di +Europa e con Nicola Fratoianni. “Ci siamo sentiti spesso in questi giorni. Oggi ci siamo fatti i complimenti a vicenda e ci siamo scambiati qualche opinione sulle priorità dei prossimi mesi, a partire da premierato e autonomia”, ha spiegato l’esponente Avs. A Montecitorio non si è visto invece Giuseppe Conte, che dopo il risultato negativo riunisce questa sera l’assemblea congiunta dei parlamentari M5s per un confronto sulle elezioni. “Ma non sarà un processo né una resa dei conti”, assicura un esponente pentastellato.

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