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Roma, 7 feb. (askanews) – Tre miliardi di persone in più entro il 2050 rischiano di non avere più acqua potabile pulita. E’ questo il risultato di uno studio realizzato da un pool di ricercatori tdeschi e olandesi, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications.
“La sicurezza idrica è in gioco oggi. Mentre i cambiamenti climatici influenzano la disponibilità di acqua, l’urbanizzazione e le attività agricole hanno portato ad un aumento della domanda di acqua e dell’inquinamento, limitando l’uso sicuro dell’acqua”, segnalano gli studiosi nel presentare la ricerca intitolata “A triple increase in global river basins with water scarcity due to future pollution”.
“Abbiamo condotto una valutazione globale della futura scarsità di acqua pulita per gli anni 2050 aggiungendo l’aspetto dell’inquinamento idrico alle classiche valutazioni della scarsità indotta dalla quantità d’acqua. Ciò è stato fatto per >10.000 sottobacini incentrati sull’inquinamento da azoto nei fiumi integrando modelli di land-system, idrologici e di qualità dell’acqua. Abbiamo scoperto che l’inquinamento idrico aggrava la scarsità d’acqua in >2000 sottobacini in tutto il mondo”, hanno comunicato ancora i ricercatori, che aggingono: “Il numero di sottobacini con scarsità d’acqua triplica a causa del futuro inquinamento da azoto in tutto il mondo. Nel 2010, 984 sottobacini sono classificati come scarsi di acqua quando si considera solo la scarsità indotta dalla quantità, mentre 2517 sottobacini sono influenzati dalla scarsità indotta dalla quantità e dalla qualità. Questo numero aumenta persino a 3061 sottobacini nello scenario peggiore nel 2050. Questo aggravamento significa altri 40 milioni di km2 di superficie del bacino e altri 3 miliardi di persone che potrebbero potenzialmente affrontare la scarsità d’acqua nel 2050”.
La ricerca evidenzia “l’urgente necessità di affrontare il tema della qualità dell’acqua nelle future politiche di gestione idrica per gli obiettivi di sviluppo sostenibile”, continuano ancora gli abstract.
Un altro studio peer-reviewed pubblicato nel 2016 da scienziati olandesi aveva rilevato che 4 miliardi di persone – metà delle quali in Cina e India – sperimentano una grave scarsità d’acqua almeno un mese all’anno. Nel mondo, mezzo miliardo di persone si trovano ad affrontare una grave scarsità d’acqua tutto l’anno.
L’azoto è fondamentale per la crescita delle piante. Ma, mentre la concimazione delle colture con l’azoto potrebbe aumentare la produttività, un uso eccessivo e inefficiente del nutriente rischia di danneggiare l’ambiente. Ad esempio, un’acqua con troppo azoto potrebbe innescare una proliferazione di alghe che impoveriscono l’ossigeno e causano la morte dei pesci.
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