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Roma, 10 gen. (askanews) – “Sono fiducioso che il centrodestra ritroverà la sua unità su una candidatura che può riportare alla vittoria questa formula politica che ha ben amministrato nei cinque anni più complessi con il covid e con le guerre. È semplicemente un problema di equilibrio interno che verrà affrontato dai leader e speriamo nel più breve tempo possibile di poter andare in campagna elettorale”. Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, parlando con i giornalisti in piazza Montecitorio a Roma.
A chi gli ha domandato se è pronto a fare un passo indietro nella candidatura alla presidenza della Regione, Solinas ha risposto: “Faccio ragionamenti politici: c’è una norma non scritta che prevede si possa portare a compimento un lavoro iniziato, c’è un quinquennio in cui è stato fatto tanto. La Regione Sardegna oggi è la terza in Italia per crescita del Pil, per aumento del reddito pro capite. Fitch ha certificato un rating migliore dello Stato italiano, ci sono tutti i presupposti per continuare a fare bene. Poi naturalmente i ragionamenti di coalizione si faranno…”.
A chi gli ha chiesto perché è a Roma, Solinas si è limitato a spiegare: “Sono a Roma una volta alla settimana da sempre perché continuo a fare il presidente, a seguire i dossier nei vari ministeri”. È qui per incontrare Salvini? “Con Salvini ci sentiamo quotidianamente, i rapporti con la Lega sono costanti”.
Quanto alla posizione di Fratelli D’Italia che sostiene la candidatura alla Regione dell’attuale sindaco di Cagliari, Solinas ha osservato: “Truzzu è alla prima legislatura al Comune di Cagliari, merita l’opportunità di portare a compimento tutti i progetti avviati in città, così come la formula politica che governa la Regione ha bisogno in una legislatura che per via del Covid è durata pressoché la metà di una ordinaria e può trovare compimento con una seconda legislatura. Questi sono ragionamenti politici, poi se si dovranno fare ragionamenti di schieramento, di equilibri e non spetta a me farli”.
Se è pronto a correre da solo con la Lega? “Lo deciderà il mio partito, rispetterò la scelta di Salvini. Dovremmo valutare all’interno degi organi di partito che fanno valutazioni da tanti anni. Non credo sia il mio nome a dividere. Appare ai più come la questione sia sui principi fondanti del centrodestra. In tutte le regioni si è sempre osservato il principio della conferma degli uscenti, la Lega quando era a percentuali altissime è andata a conquistare regioni nelle quali governava il centrosinistra: la Sardegna, il Friuli, l’Umbria. In questo caso si tratta di rapporti tra alleati: in Sardegna non si deve costruire un’alternativa perché il centrodestra governa unitariamente. Se si deve venir meno al principio di continuità si dovranno fare ragionamenti politici che lo giustifichino. I precedenti che esitono vanno valutati al tavolo dei leader con l’obiettivo di preservare l’unità”.
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