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Roma, 14 dic. (askanews) – Le immagini che hanno fatto la storia della nostra Repubblica sono tante: Piazza Fontana, la strage di Bologna, Aldo Moro che regge La Repubblica e guarda i suoi sequestratori. Altrettanto numerose sono le commemorazioni che, ogni anno, tristemente si susseguono incessanti nel calendario.
L’attacco terroristico arabo-palestinese del 17 dicembre 1973 a Fiumicino, invece, non compare mai in questi elenchi, nonostante abbia il doloroso primato di essere l’attentato con più vittime (32, fra cui 6 italiani) fino alla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.
In occasione del 50esimo anniversario di questa strage dimenticata, arriva in esclusiva su Storytel “Una mattina a Fiumicino”, a cura della giornalista Michela Chimenti, un podcast che prova a spiegare perché questo attentato è stato dimenticato sotto al tappeto della storia del nostro Paese.
Una “Mattina a Fiumicino” è una storia drammaticamente più attuale che mai. Sette episodi in uscita martedì 14 novembre: attraverso ricostruzioni storiche, analisi di studiosi, giornalisti ma soprattutto testimonianze inedite e toccanti di sopravvissuti e parenti delle vittime, “Una mattina a Fiumicino” è un complesso e appassionante mosaico che coniuga politica, storia e vicende umane, è un’inchiesta esclusiva che cerca risposte a questioni irrisolte e che prova a illuminare un angolo rimasto inspiegabilmente buio relativo alla storia dell’Italia e del terrorismo internazionale, è un viaggio nei ricordi e nel dolore di chi è rimasto senza avere mai nessuna spiegazione e nessun risarcimento, è un delicato omaggio alla memoria di chi ingiustamente non c’è più.
(In copertina la foto storica Elio Vergati)
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