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Strasburgo, 19 set. (askanews) – La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il direttore esecutivo dell’Aie (Agenzia Internazionale per l’Energia), Fatih Birol, hanno presentato oggi, in una conferenza stampa congiunta a Bruxelles, un piano per il sostegno dell’Ucraina riguardo ai suoi bisogni di energia, in particolare nel prossimo inverno, dopo la distruzione sistematica di una buona parte delle sue infrastrutture di generazione e trasmissione di energia causata dai bombardamenti dell’invasore russo.

Von der Leyen ha annunciato che si recherà in Ucraina nel pomeriggio per discuterne poi domani con il presidente Volodymyr Zelensky.

Secondo fonti comunitarie, i bombardamenti russi hanno distrutto tra i 17 e i 18,5 Gigawatt degli oltre 36 Gigawatt della capacità di generazione elettrica che l’Ucraina aveva prima della guerra. Lo Stato ucraino è riuscito a ripristinare 10 Gigawatt di capacità, che sono ora disponibili. Resta un “gap” di circa 8,5 Gigawatt, che l’Ue mira a ridurre a circa 4 Gigawatt, attraverso l’aiuto al ripristino di infrastrutture e la fornitura di piccoli generatori e turbine a gas o impianti di rinnovabili (per il 15% dei bisogni del Paese), o con l’esportazione di elettricità (per il 12% dei bisogni).

Un altro punto importante sarà la decentralizzazione della produzione di elettricità (soprattutto con la fornitura di pannelli solari a scuole e ospedali) e degli impianti di riscaldamento (che in Ucraina sono spesso basati sui “district heating” e co-generazione).

“Il 26 agosto – ha ricordato von der Leyen – sono stati lanciati più di 230 missili durante un attacco durato 12 ore. Erano diretti a centrali elettriche, sottostazioni e altre infrastrutture chiave. Milioni di ucraini sono rimasti senza elettricità per diverse ore. Come amici e partner dell’Ucraina, dobbiamo fare tutto il possibile per mantenere le luci accese. E mentre l’inverno si avvicina, dobbiamo tenere al caldo il coraggioso popolo ucraino, continuando a far funzionare allo stesso tempo l’economia”.

“L’obiettivo – ha indicato la presidente della Commissione – è rispondere ai bisogni immediati della popolazione e allo stesso tempo rendere il sistema energetico ucraino più resiliente nel lungo termine. Nel complesso, l’Ucraina avrà bisogno di 17 Gigawatt di capacità elettrica per questo inverno. Quindi oggi proponiamo tre tipi di azioni: riparare, connettere e stabilizzare”.

“L’80% degli impianti termici dell’Ucraina e un terzo della sua capacità idroelettrica sono stati distrutti. È qui – ha spiegato von der Leyen – che concentreremo i nostri sforzi di riparazione, con l’obiettivo di ripristinare 2,5 Gigawatt di capacità quest’inverno. Si tratta di circa il 15% del fabbisogno dell’Ucraina”.

Per esempio, “attraverso il meccanismo di protezione civile, siamo riusciti a inviare all’Ucraina più di 10.000 generatori e trasformatori di corrente e ulteriori aiuti stanno arrivando”.

Per quanto riguarda l’esportazione di energia verso l’Ucraina attraverso le connessioni con la rete Ue, “esportiamo 2 Gigawatt di elettricità, che coprono circa il 2% del suo fabbisogno per l’inverno”, ha aggiunto la presidente della Commissione.

Infine, “stiamo potenziando la produzione decentralizzata di energia”, e in particolare di rinnovabili. “I pannelli solari sui tetti sono più difficili da colpire” nei bombardamenti “e più facili da riparare rispetto alle grandi infrastrutture centrali”, ha osservato la presidente della Commissione, rilevando che questo “spinge anche in avanti l’indipendenza energetica dell’Ucraina e la transizione pulita. Ad esempio, stiamo distribuendo pannelli solari a 21 ospedali nel Paese per garantire un approvvigionamento energetico continuo”.

“Questi tre obiettivi (riparare, collegare e stabilizzare) richiedono un significativo supporto finanziario. Nel complesso, stimiamo che il nostro supporto alla sicurezza energetica dell’Ucraina da febbraio 2022 ammonti ad almeno 2 miliardi di euro”, ha concluso von der Leyen.

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