X
<
>

Share
4 minuti per la lettura

Ravenna, 28 ago. (askanews) – Il confronto e il dialogo con il governo è costante, in particolare sui temi che riguardano gli indennizzi alle popolazioni che hanno subito danni dopo le alluvioni di maggio in Romagna. Adesso, però, serve “uno spazio nostro” per compattare i partiti all’opposizione e per “raccontare agli italiani le nostre idee sulla ricostruzione”, per “prepararci alle prossime elezioni europee” e per cominciare a “costruire un’alternativa alla destra al governo del Paese”. La Festa nazionale dell’Unità che prenderà il via mercoledì 30 agosto e proseguirà nel Parco delle arti e dello sport di Ravenna fino al 10 settembre sarà una festa popolare, aperta come sempre a tutti, ma sul palco non salirà nessun esponente della maggioranza. Lo aveva anticipato la segretaria del Partito democratico Elly Schlein e l’hanno confermato oggi gli organizzatori nel corso della presentazione a Ravenna del programma della kermesse di fine estate.

Il titolo, del resto, è inequivocabile: “Il nostro tempo”. “E’ il tempo di costruire l’alternativa politica per l’Italia – ha raccontato Igor Taruffi, responsabile nazionale dell’organizzazione del Partito democratico -. E’ il tempo di chiedere a chi governa di avere un’attenzione diversa per il tempo, per il clima, per l’ambiente e per il contrasto al dissesto idrogeologico, tenendo conto del taglio alle risorse che erano previste nel Pnrr”.

Ad aprire i battenti sarà mercoledì la segretaria Schlein che dialogherà con la presidente dei Socialisti e Democratici, García Pérez. Il 2 settembre salirà sul palco il Commissario europeo per gli affari economici, Paolo Gentiloni, e il 9 settembre il presidente del Partito socialista europeo, Stefan Löfven, lo stesso giorno in cui si confronteranno sul futuro dell’opposizione di centrosinistra il presidente del Pd e governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il leader dei Cinquestelle Giuseppe Conte. Di lavoro si parlerà il 6 settembre con il segretario della Cgil, Maurizio Landini, e il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, mentre l’8 settembre in collaborazione con l’Anpi verrà promosso un dibattito sulla Resistenza e sulla guerra in Ucraina con il direttore di Limes Lucio Caracciolo e l’ex ministro Giuseppe Provenzano.

Oltre alla ricostruzione post-alluvione e al lavoro, si parlerà di clima, legalità, immigrazione, Pnrr, sanità, scuola e tanta Europa a meno di un anno dalle elezioni per il rinnovo del parlamento europeo. Sarà anche l’occasione per far memoria di don Giovanni Minzoni, il prete ravennate morto nel 1923 a seguito di un’aggressione fascista, di don Lorenzo Milani a cent’anni dalla nascita, di Andrea Purgatori, il giornalista recentemente scomparso. La libreria della festa è intitolata a Tina Anselmi. Il programma è in corso di definizione, tutti gli aggiornamenti verranno pubblicati sul sito del Partito democratico.

“Alla festa saranno presenti esponenti politici di tutte le forze politiche che stanno all’opposizione” ha detto Taruffi spiegando le ragioni della chiusura verso il centrodestra al governo. “Abbiamo ritenuto che in questo frangente fosse necessario provare a costruire alternativa mettendo assieme le ragioni e le forze che stanno all’opposizione con l’ambizione di costruire un’alternativa in grado di essere maggioranza del Paese e non solo del Parlamento. La spinta che sta sostenendo la raccolta firme sul salario minimo ci dimostra che su alcuni temi c’è una maggioranza nel Paese che è diversa da quella che governa oggi temporaneamente l’Italia. In questo frangente riteniamo che sia più importante dar corso alle nostre proposte e alle nostre idee confrontandosi con tutte le realtà economico e sociali del partito”.

La Festa nazionale dell’Unità, ha aggiunto la deputata del Partito democratico Ouidad Bakkali, è “uno spazio dove vogliamo rappresentare un’alternativa, un pensiero alternativo. Le sedi istituzionali nelle quali parliamo e dialoghiamo col governo ci sono e lo facciamo costantemente. Noi continuiamo a presidiarli e animarli ma in questa festa vogliamo raccontare agli italiani le nostre idee”. Ma ora “abbiamo bisogno di creare una coalizione più larga e complessa e lo possiamo fare sono incontrandoci, parlando e confrontandoci”.

La terra martoriata dalle alluvioni si è rimboccata le maniche e, con l’aiuto di mille volontari, ha organizzato a tempo di record la sua terza festa nazionale dell’Unità. “Ritorna la grande tombola, ci saranno cinque punti ristoro, iniziative per tutte le età e tutte le tasche – ha detto il segretario provinciale del Partito democratico di Ravenna, Alessandro Barattoni -. I prezzi dei piatti che vanno per la maggiore (cappelletti e pizza fritta) sono rimasti invariati. Alla festa raccoglieremo le firme sul salario minimo e quelle per l’iniziativa regionale a difesa della sanità pubblica”.

A tirare le fila sarà Elly Schlein che da Ravenna il 10 settembre terrà il suo primo comizio da tesserata e da segretaria del Pd alla sua prima Festa nazionale dell’Unità.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE