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Parigi, 4 ago. (askanews) – Una danza che è poesia e vicinanza, una coreografia che crea lo spazio e stabilisce delle relazioni, nella delicatezza ossessiva di una prova fisica che genera un’impossibile naturalezza. Sotto la cattedrale di Saint-Denis a Parigi, all’ombra del Gotico nascente, il CollettivO CineticO ha portato due spettacoli, nell’ambito del festival “Pulsations! – Olimpiade Culturelle”. Il primo è un lavoro di Alessandro Sciarroni: “Dialogo terzo: in a landscape”, che è elegia dello sforzo, della condivisione e della vicinanza tra i corpi umani. Geometrie sentimentali complesse che seguono la forma degli hula-hop azzurri, che sono sia oggetti di scena e di performance, sia scenografia, fantascienza, a tratti pura visione.

Come tutto nel lavoro di Sciarroni, quello a cui sia assiste non è solo uno spettacolo di danza contemporanea, ma semplicemente un’opera d’arte, che calata nella piazza del municipio di un quartiere anche difficile come Saint-Denis prende ancora più forza. Così come è un’opera d’arte che attraversa le discipline anche la seconda performance di Francesca Pennini, artista cinetica e corpo pensante, che ha unito musica, movimento, disegno, per creare una vera forma di nuova scrittura.

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La piazza di Saint-Denis nei giorni olimpici unisce i pubblici, le persone, mette insieme diversi desideri a volte contrastanti, a volte non semplici da conciliare. Ma il potere della danza contemporanea sta proprio nel mettere il corpo dove non ce lo si aspetterebbe, e così facendo creare qualcosa di vero. (Leonardo Merlini).

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