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Parigi, 10 ago. (askanews) – “Secondo me è quello che è più significativo oggi al netto del gioco delle medaglie, che lascio ad altri: siamo a 36 virtualmente 37 con quella della pallavolo rispecchiano quelle che sono poi le previsioni che avevamo: queste erano le proiezioni e le analisi e più o meno ci siamo. Io avevo detto in tempi non sospetti di non guardare il numero delle medaglie perché coprono tanti di quelle che possono essere magari i lati positivi e i lati negativi”. Lo ha detto il Segretario generale del CONI e Capo missione a Parigi 2024, Carlo Mornati, tracciando un bilancio tecnico dei Giochi dal punto di vista italiano.
“Quello che però è significativo, molto significativo, come vi avevo detto all’inizio – ha aggiunto – è l’indice di competitività olimpica, e che qualunque cosa succederà con le medaglie, noi torneremo con un indice di competitività olimpica che cambierà molto poco, tanto è vero che è rimasto invariato. Siamo sempre il quarto Paese, siamo secondi a Stati Uniti, Cina e Germania. La competitività olimpica è una sorta di algoritmo che tiene conto di tutti i risultati che si fanno nelle discipline olimpiche sia a livello giovanile che a livello assoluto nell’arco del quadriennio è difficile da scalfire. Al netto dei risultati che hanno fatto la Francia, l’Olanda, la Corea o il Giappone: questi Paesi sono sempre tutti sotto di noi, quindi l’impatto che hanno alla fine le medaglie sull’indice di competitività di un Paese è molto risicato se tu non sei in grado di portare avanti in maniera massiccia tutti i risultati e noi lo vediamo, questo aspetto lo vedete dai quarti, dei quinti posti, dai sesti, dai settimi, dai giovani. Stavamo facendo un conto sulle finali: a Rio abbiamo centrato 57 finali alla fine delle Olimpiadi, an distanza di 8 anni siamo a oggi a 73 più le quattro che dovranno disputarsi arriviamo a 77 più quelle che ci sono in questi giorni siamo passati da 57 a oltre 80 finali”.
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