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Roma, 31 mag. (askanews) – La stretta sui tassi di interesse operata dalla Bce “è stata necessaria”, ora però “dobbiamo evitare che la politica monetaria diventi eccessivamente restrittiva, spingendo l’inflazione al di sotto dell’obiettivo” del 2%. E “per i prossimi mesi, se i dati risulteranno coerenti con le attuali previsioni, si profila un allentamento delle condizioni monetarie”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nelle considerazioni finali alla Relazione annuale.

Questo “non interromperà l’azione volta a ripristinare la stabilità dei prezzi – ha puntualizzato -. L’orientamento monetario rimarrebbe infatti restrittivo anche con più tagli dei tassi ufficiali: il livello atteso dei rendimenti reali desumibile dai mercati finanziari, che pure incorpora una riduzione dei tassi di riferimento di 60 punti base nel corso del 2024, rimane per molti mesi superiore a qualsiasi stima plausibile del tasso naturale”.

Le decisioni della Federal Reserve negli Stati Uniti “saranno un elemento di cui tenere conto” ma “non un vincolo”. Secondo Panetta “un orientamento monetario statunitense più restrittivo delle attese potrebbe determinare un deprezzamento del cambio dell’euro e generare pressioni inflazionistiche. Analisi empiriche indicano che questo effetto sarebbe però sovrastato dall’impatto negativo che la restrizione monetaria statunitense avrebbe sulla domanda mondiale e sulle condizioni finanziarie globali, e quindi sull’inflazione nell’area dell’euro”.

Nel definire il percorso di riduzione dei tassi ufficiali, secondo il governatore “bisognerà considerare che un’azione tempestiva e graduale permetterà di contenere la volatilità macroeconomica rispetto a un’azione tardiva e precipitosa. Nel prossimo futuro la discesa dei tassi si accompagnerà, diversamente dal passato, a una riduzione dei portafogli di titoli di politica monetaria che determinerà un deciso calo della liquidità in circolazione e un conseguente impulso restrittivo nel mercato creditizio”.

Al tempo stesso una graduale normalizzazione del bilancio dell’Eurosistema dopo l’espansione degli ultimi anni “è certamente appropriata. Ma è fondamentale che essa non interferisca con l’orientamento della politica monetaria e che l’aggiustamento sia realizzato evitando carenze di liquidità”. Secondo Panetta è infatti “essenziale che la liquidità rimanga abbondante, così da garantire un fermo controllo dei tassi di mercato a breve termine. Il fabbisogno di liquidità verrà in parte soddisfatto mediante un portafoglio strutturale di titoli e operazioni di rifinanziamento a più lungo termine. Ritengo che queste componenti debbano avere un peso elevato, in modo da assicurare un’offerta ampia e stabile di riserve”.

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