3 minuti per la lettura
Roma, 14 lug. (askanews) – Paola Ciabattoni e Clarissa Aima si aggiudicano la finale femminile della Mediolanum Padel Cup, Open FITP con prize money di 15mila euro in corso al Green Park di Bari. Sul campo centrale da 500 posti, dopo le semifinali del mattino che hanno visto Ciabattoni-Aima e Meccico Giaquinta avere la meglio rispettivamente su Zanchetta-Livioni (6-1, 6-3) e Cavicchi-Cascapera (6-0, 3-6, 6-2), è andato in scena il capitolo finale già andato in scena nella tappa di Palermo. Come un mese fa, Ciabattoni/Aima hanno bissato il successo di quello che è già un ‘Clasico’. Un’ora e mezza per chiudere la seconda finale vinta consecutiva (6-3, 6-4) e un sorridente abbraccio alle avversarie: “Sta diventando come una serie tv la nostra sfida? – ha detto la Ciabattoni – Vero, allora pensiamo alla terza stagione nella tappa di Roma”, in programma a inizio ottobre. Il programma dell’Open si chiuderà domenica con le semifinali maschili previste al mattino (ore 10) e la sfida finale – aperta gratuitamente al pubblico come il resto del torneo – che andrà in scena alle 16.30.
Anche a livello di ex (grandi) calciatori sarà una giornata speciale. Da una parte ‘El Tanque’ German Denis – argentino di Lomas de Zamora, nella provincia di Buenos Aires – con Dida, brasiliano ex portiere del Milan; dall’altra una coppia a tutta fantasia e gol come Roberto Donadoni, stella del Milan più forte di sempre ed ex ct della Nazionale, e Nicola Amoruso, ex Juve dal gol facile. I quattro si divideranno in campo e giocheranno la Vip ProAm Exhibition (alle 15), per poi concedersi ai selfie e agli autografi.
Tra i campi del Green Park di Bari tiene banco anche il Djokovic-pensiero. Cosa ha detto Nole? Eccolo: “Il tennis rischia di sparire, sostituito dal padel”. A bordo campo, se ne parla e si ragiona, come fa Antonella Cavicchi, numero 18 del ranking FITP e maestra federale di padel: “Nole stia tranquillo, il tennis non sparirà, anche se il padel va forte. Il sorpasso? Vedremo. Io sono ex tennista e amo il tennis, ciò non toglie che il padel sia più divertente e quando arriveremo a un sistema di insegnamento capillare, con le NextGen a proliferare ovunque, allora sì che si entrerà in una nuova dimensione”. Le altre giocatrici top del torneo, da Paola Parmigiani a Erika Zanchetta, fino a Lara Miccico, Clarissa Aima e Chiara Giaquinta sono d’accordo e lo dicono in coro: “Djokovic può stare tranquillo, il tennis non morirà mai, soprattutto qui da noi adesso che ci sono Sinner, Musetti, Paolini. Ma il padel è più immediato, divertente e più semplice per chi inizia”. Poco distante c’è il numero uno del torneo maschile Simone Cremona, che dice la sua sua: “Faccio un esempio: la Spagna è il Paese di riferimento, la culla mondiale del padel e in Spagna, dopo il calcio, nel quale stanno vincendo da molti anni, il padel è il secondo sport a livello nazionale. E allora sì, non so quanto ci vorrà, ma arriveremo a punto in cui il padel supererà il tennis. Perché? Ha ragione Toni Nadal, perché è più divertente”.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA