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Roma, 11 ott. (askanews) – L’assedio su Gaza rischia di
trasformarsi in una catastrofe umanitaria, lasciando senza cibo,
acqua, elettricità e carburante centinaia di migliaia di civili
allo stremo, dopo 16 anni di blocco.

È l’allarme lanciato da Oxfam, dopo l’annuncio del Governo
israeliano, in risposta agli spaventosi attacchi di Hamas,
avvenuti in uno dei giorni più tristi e letali nella storia di
Israele. Un’escalation di violenza che ha già provocato oltre
2.000 morti nel Paese e a Gaza, tantissimi feriti e che arriva
dopo un anno in cui si sono già registrate molte vittime in
Cisgiordania e nella Striscia.

Una situazione che ha costretto Oxfam a sospendere tutte le
attività di aiuto umanitario e allo sviluppo nella Striscia.

“Siamo inorriditi da quanto sta accadendo ed è accaduto negli
ultimi giorni. – ha detto Paolo Pezzati, portavoce per le crisi
umanitarie di Oxfam Italia – La violenza non apre mai la strada
per la Pace. Per questo chiediamo al Governo italiano e alla
comunità internazionale di utilizzare tutti gli strumenti
diplomatici disponibili per arrivare a un immediato cessate il
fuoco. La decisione di attuare un ‘assedio totale’ da parte del
Governo israeliano, che si somma al blocco in corso, costituisce
una punizione collettiva nei confronti di una popolazione civile,
che non ha alcuna responsabilità per quanto successo. E’ un atto
illegale secondo il diritto internazionale e rischia di
alimentare ulteriormente questa crisi”.

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