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Roma, 10 lug. (askanews) – Tre giorni di grandi celebrazioni con numerosi appuntamenti, ospiti e concerti diffusi sul territorio; e un racconto fotografico dal titolo RiGenerazioni a coronamento del ventennale che raccoglie gli istanti più significativi della storia del Premio. “E sono venti: vent’anni di Premio Loano – spiega il direttore artistico Jacopo Tomatis – Non è scontato, per una manifestazione dedicata a un’area musicale storicamente così poco considerata a livello di fondi pubblici e attenzioni mediatiche, toccare una quota tale… E dunque ci perdonerete se per l’edizione 2024 abbiamo deciso, innanzitutto, di festeggiarci e di raccontarci. Nel titolo – Venti di folk – sta innanzitutto questo: la presa di coscienza della cifra tonda e l’idea della musica tradizionale come qualcosa di mobile, instabile e al contempo rinfrescante – l’essenza stessa dell’aria che respiriamo”. Un’edizione di festeggiamenti a partire dalla Notte del folk il 24 luglio: più palchi per ballare e ascoltare alcuni degli artisti protagonisti del festival come Mario Incudine e Ponente Folk Legacy; le proiezioni di due film documentari in esclusiva per rendere omaggio a Giovanna Marini e Alan Lomax; e attività per bambini. Si prosegue il 25 luglio con i concerti dei vincitori dei premi per i migliori album del 2023, scelti dalla giuria del Premio Loano, Peppe Voltarelli e Hiram Salsano; e si conclude in bellezza con la produzione originale Venticinquemila miglia, dedicata a un altro anniversario: i 70 anni dal viaggio in Italia di Alan Lomax, che nel 1954 insieme all’etnomusicologo Diego Carpitella fissò per la prima volta le musiche di tradizione italiane su nastro. Il festival celebra Lomax e la sua eredità con la presenza speciale di Anna Lomax Wood (Premio Città di Loano – De Mari 2024), figlia di Alan e co-fondatrice della Association for Cultural Equity, e con numerosi artisti e amici del Premio in un incredibile viaggio musicale nella penisola italiana, tra cui Rachele Andrioli, Alessandro D’Alessandro, Elena Ledda, Trouveur Valdotèn, Compagnia Sacco, Giuseppe Moffa e molti altri.
Il programma del Premio Loano A inaugurare la prima giornata del Premio mercoledì 24 luglio (alle ore 18, Biblioteca civica) è la presentazione del volume fotografico RiGenerazioni, dedicato ai 20 anni del Premio, con la presenza dei fotografi Martin Cervelli e Silvio Massolo, del primo direttore artistico del Premio John Vignola e di Jacopo Tomatis. A seguire, lo stesso Vignola presenta insieme al giornalista Ciro De Rosa il documentario Dai paesi alla città. Giovanna Marini e la Scuola Popolare di Musica di Testaccio, diretto nel 2009 da Andrea Serafini e dedicato dal Premio Loano alla grande musicista e didatta, recentemente scomparsa. Il film contiene un’intervista inedita di John Vignola alla cantante e presenta un vivido spaccato della sua attività culturale nell’ambito della Scuola di Testaccio, a Roma. Il film è visibile a ciclo continuo sempre nella Biblioteca civica, a partire dalle 19.30, insieme a un altro documentario in esclusiva: Sulle tracce di Alan Lomax in Monferrato (1954-2024), di Flavio Giacchero e Luca Percivalle, realizzato dal CREO di Torino nel 2024 nell’ambito della valorizzazione del proprio archivio sonoro che comprende anche copia dei materiali raccolti da Alan Lomax in Piemonte. Il film è parte di un progetto nazionale di studio delle ricerche di Lomax in Italia coordinato dal Centro Studi Alan Lomax, diretto da Giorgio Adamo e con sede a Palermo presso il Museo Pasqualino, che opera con la partecipazione di Anna Lomax Wood e in contatto con The Association for Cultural Equity (ACE) di New York e con The American Folklife Center at the Library of Congress. Dalle 21 è protagonista la musica dal vivo con numerosi appuntamenti diffusi sul territorio di Loano. La banda dell’Associazione Musicale “S.M. Immacolata” APS – tra le più rappresentative realtà musicali della Liguria – esegue i brani della grande tradizione bandistica italiana per le vie del centro storico, e dalle 21.45, è impegnata in Piazza Massena in un laboratorio musicale per i più piccoli. Alle 21.30 il palco in Orto Maccagli sul Lungomare si anima con un vecchio amico del Premio, Mario Incudine, che propone una selezione del suo vastissimo repertorio di canzoni siciliane, d’autore e tradizionali, insieme al polistrumentista Antonio Vasta e alle percussioni di Pino Ricosta. In Piazza Rocca, per gli amanti del balfolk una delle più accreditate formazioni della Liguria: Ponente Folk Legacy, ovvero Davide Baglietto, Emmanuel Biamonti e Luca Schiappacasse. Ad animare la serata anche i ballerini dell’Associazione Balà in riva a u mà. Giovedì 25 luglio sul palco in Piazza Italia, dalle 21.30, salgono i vincitori di questa edizione: Hiram Salsano e Peppe Voltarelli. Hiram Salsano, giovane cantante campana (Premio Giovani 2023), presenta il suo primo album Bucolica, progetto musicale che unisce le tradizioni agropastorali con invenzioni contemporanee. L’album è inserito tra i primi dieci dischi della Transglobal World Music Chart e fra i primi venti della World Music Charts Europa e ha meritato il Premio Blogfoolk Choice 2023. Con lei sul palco del Premio Loano il fisarmonicista e polistrumentista Catello Gargiulo. La serata prosegue con Peppe Voltarelli, cantante, autore di canzoni, scrittore e attore, che presenterà La grande corsa verso Lupionòpolis, miglior disco del 2023 per la giuria del Premio Loano. Attivo dal 1990 come voce del Parto delle nuvole pesanti, nella sua carriera è sempre stato attento alle musiche della sua Calabria – ad esempio nell’album Voltarelli canta Profazio, del 2016 – come ai suoni del folk-rock internazionale. La grande corsa verso Lupionòpolis è stato registrato a New York da Marc Urselli (collaboratore di Nick Cave e Lou Reed) nell’EastSide Sound di Manhattan e prodotto dal pianista italiano di base a Los Angeles Simone Giuliani (al suo attivo produzioni con Andrea Bocelli e la London Symphony Orchestra). Insieme al cantautore ci sono Alessandro Marzano (batteria), Roberta Carrieri (voce) e Giuseppe Oliveto (trombone e fisarmonica). Nel pomeriggio alle ore 18 nel Giardino del Principe i due vincitori del Premio Loano 2023 dialogano con Jacopo Tomatis e Ciro De Rosa. Apre l’ultima giornata del festival, venerdì 26 luglio nel Giardino del Principe (ore 18), l’appuntamento con il Premio Loano – Fondazione A. De Mari 2024 (nato dalla fusione del Premio Realtà culturale e Premio alla Carriera) assegnato a musicisti o realtà e operatori culturali che si sono distinti nella promozione e nella diffusione dei suoni della tradizione. Vincitrice di questa edizione è Anna Lomax Wood, protagonista di un incontro pomeridiano insieme all’etnomusicologo Sergio Bonanzinga dell’Università di Palermo, in collaborazione con il Centro Studi Alan Lomax (Museo Pasqualino, Palermo). Conducono Ciro De Rosa e Jacopo Tomatis.
Infine chiude l’edizione 2024 la produzione originale del Premio Loano Venticinquemila miglia. Il viaggio italiano di Alan Lomax, 70 anni dopo. Venticinquemila miglia – come quelle percorse da Lomax su e giù per la nostra penisola – vuole rileggere i materiali raccolti da Lomax e Carpitella nella contemporaneità. Le registrazioni sono state affidate a una all-star di musicisti folk, tutti insieme sullo stesso palco per un’occasione speciale e irripetibile. La rilettura in musica del viaggio di Lomax non può che partire dalla Liguria con la Compagnia Sacco, espressione polivocale della vivace vita musicale della località imperiese attiva dal 1926, che entusiasmò lo studioso americano. Salendo verso nord si arriva alla Valle d’Aosta con i Trouveur Valdotèn, per poi scalare le Alpi fino ai crinali dell’Appennino tosco-emiliano per incontrare l’organetto di Riccardo Tesi e la voce e la chitarra di Maurizio Geri. Si prosegue verso est, dal Veneto Roberto Tombesi (Calicanto), dalla Romagna Stefano ‘Ciuma’ Delvecchio (Bevano Est) accompagnato dalla figlia Adele Delvecchio. Dalla dorsale montana verso meridione, attraversando Umbria, Abruzzo e Lazio con l’organettista Alessandro D’Alessandro, il polistrumentista Giuseppe Moffa, il percussionista Andrea Piccioni e la cantante Gabriella Aiello. Arrivando al Sud, tra Sicilia (dove il viaggio di Lomax ebbe inizio), Puglia, Calabria e Campania (dove il viaggio terminò nel 1955), l’itinerario si ricrea con un formidabile complesso transgenerazionale con la cantante e polistrumentista salentina Rachele Andrioli, il cantante e polistrumentista campano Nando Citarella, il calabrese Peppe Voltarelli e il cantante e cuntatore siciliano Mario Incudine, accompagnato da Antonio Vasta e dall’etnomusicologo Sergio Bonanzinga, uno degli studiosi cruciali per la valorizzazione contemporanea dell’eredità italiana di Lomax, attraverso l’attività del Centro Studi Alan Lomax di Palermo. Manca la Sardegna, dove Lomax non arrivò, ma che ha incluso comunque nei suoi dischi. È dunque con la splendida voce di Elena Ledda che, per conoscenza ed espressività, meglio rappresenta la relazione tra passato e presente della musica dell’isola sonante che si chiude il lungo viaggio in musica del Premio Loano.
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