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Roma, 22 ago. (askanews) – La prossima settimana a Greccio, in provincia di Rieti, il maestro Nicola Piovani si esibirà sul Prato del Santuario con il concerto ‘La musica è pericolosa’. E’ questo uno degli eventi in programma per l’ottavo centenario della prima rappresentazione del Presepe. Dopo i gemellaggi, lo sport, la danza, il teatro, l’arte, stavolta è protagonista la musica.

Dopo Nicola Piovani, nella data di domenica 27 agosto, la iCompany – azienda specializzata nell’ideazione, gestione e realizzazione di eventi e produzioni musicali a trazione culturale – propone domenica 3 settembre (ore 21.00), a Poggio Bustone, il concerto di LDA, giovane promessa della musica italiana. Poi il 4 settembre – sempre a Greccio – arriverà Angelo Branduardi con “Confessioni di un malandrino”, riproponendo i suoi brani più celebri in duo col polistrumentista Fabio Valdemarin.

“Altri tre eventi all’interno del programma del Comitato Nazionale Greccio 2023, di cui andiamo particolarmente fieri.
Dopo i gemellaggi, lo sport, la danza, il teatro, l’arte, stavolta sarà la musica la protagonista: abbiamo fortemente voluto declinare il cartellone degli eventi verso tutte le arti e discipline, per abbracciare un pubblico il più possibile trasversale e variegato”, commenta il presidente del Comitato Nazionale Greccio 2023, Emiliano Fabi. “I concerti del premio Oscar Nicola Piovani, di LDA e di Angelo Branduardi, tutti rigorosamente gratuiti, segnano un altro momento di unione nel segno di un messaggio che interessa e coinvolge tutti”.

“I concerti al Santuario, in particolare, chiudono la brillante estate di Greccio 2023, iniziata a metà giugno con la danza internazionale e artiste dai quattro continenti. Ora – afferma Paolo Dalla Sega, il manager culturale del Comitato – nello stesso Prato sottostante il Santuario, due grandi maestri della musica italiana in due concerti straordinari, alla luce del tramonto sulla Valle Santa. Così, la musica batte il tempo di otto secoli di storia.”
Nicola Piovani non ha certo bisogno di presentazioni. Pianista, direttore d’orchestra, compositore. Gran parte della sua attività è dedicata al cinema e al teatro, fra i quali si divide con passione. La sua prima colonna sonora risale al 1968, per i cinegiornali sul movimento studentesco della facoltà di Filosofia che frequentava. Poi la carriera nel cinema con i maggiori registi italiani: Marco Bellocchio, Mario Monicelli, i fratelli Taviani, Nanni Moretti, Nanni Loy, Giuseppe Tornatore, Roberto Benigni; e poi Federico Fellini, che si e? rivolto a lui per i suoi ultimi tre film. Con la colonna sonora de ‘La vita è bella’ di Roberto Benigni, Piovani vince il premio Oscar.

Nel corso degli anni ha ricevuto anche tre David di Donatello, quattro premi Colonna Sonora, tre Nastri d’argento, due Ciak d’or, il Globo d’Oro della stampa estera e il Premio Elsa Morante. Attivo anche come autore di canzoni, negli anni Settanta compone con Fabrizio De Andrè gli album Non al denaro, non all’amore nè al cielo e Storia di un impiegato. È stato nominato Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres dal ministro francese della Cultura, onorificenza conferita alle personalità che si sono distinte per le loro creazioni in campo artistico.
Dal 2021 è artista residente della Fondazione Musica per Roma all’Auditorium Parco della Musica con l’incarico di proporre progetti originali di teatro musicale tra pop e classica.

A Greccio il maestro Piovani porta il suo spettacolo “La musica è pericolosa”, un itinerario che comprende il lavoro svolto, tra gli altri, con artisti come Fabrizio De André, Federico Fellini, Nanni Moretti, di registi spagnoli, francesi, olandesi per teatro, cinema, televisione, alternando l’esecuzione di brani teatralmente inediti a nuove versioni di brani più noti, riarrangiati per l’occasione. il teatro, il cinema, la televisione, alternando l’esecuzione di brani teatralmente inediti a nuove versioni di brani più noti, riarrangiati per l’occasione. La formazione musicale: direttore e pianoforte Nicola Piovani; al sax e clarinetto Marina Cesari; al violoncello, chitarra e mandoloncello Pasquale Filastò; alla batteria e percussioni Pietro Pompei; al contrabbasso Marco Loddo; alle tastiere Sergio Colicchio.

Lda – 3 settembre a Poggio Bustone (ore 21.00) Giovane cantante che, nonostante l’età – appena vent’anni – si è già fatto conoscere e apprezzare nel panorama musicale italiano.
Già all’età di 13 anni, infatti, LDA ha iniziato proponendo su YouTube cover di brani di alcuni grandi artisti italiani e internazionali. Nel 2017 ha pubblicato il suo primo inedito, “Resta”, uscito in seguito alla collaborazione con Il Mago per il suo brano “Orizzonte”. Nel 2020 è stato uno dei protagonisti del singolo “Buongiorno” di Gigi D’Alessio, insieme a Clementino, CoCo, Enzo Dong, Franco Ricciardi, Geolier, Lele Blade, MV Killa, Samurai Jay e Vale Lambo. Dopo aver lanciato il singolo “Bandana”, certificato disco d’oro (dati Fimi/GfK Italia), LDA ha pubblicato a maggio di quest’anno il suo album d’esordio che porta lo stesso nome. “Granita” (Columbia Records/Sony Music Italy) è il suo nuovo singolo, un brano pieno di sorprese che si caratterizza per la grande freschezza.

Angelo Branduardi – 4 settembre nel Prato del Santuario di Greccio (ore 19.00). Il grande artista porterà “Confessioni di un malandrino”, uno spettacolo composto dalla versione rivisitata dei suoi brani più celebri, in duo con il polistrumentista Fabio Valdemarin. L’esibizione si basa sul violino e la chitarra di Angelo e sulla “piccola orchestra” di Fabio che, oltre al pianoforte a coda, suonerà chitarre e fisarmonica. Verranno eseguiti brani che si rifanno alla musica del periodo classico più arcaico e che fanno parte della raccolta “Futuro antico”.

Non mancheranno i brani più celebri legati alla carriera di Branduardi, ma accanto a questi si potranno riascoltare alcune delle sue composizioni più rare, meno eseguite ma non per questo meno amate. Nato a Cuggiono, vicino a Milano, Branduardi ha frequentato il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, dove ha conseguito il diploma di violino, debuttando in seguito come solista con l’orchestra del Conservatorio. Nel 1974 il suo debutto discografico con l’album “Angelo Branduardi”, arrangiato da Paul Buckmaster. Nel 1975 esce “La luna”, in collaborazione con Maurizio Fabrizio e nel 1976 “Alla Fiera dell’Est”, che gli vale il Premio della Critica Discografica Italiana e lo consacra al grande pubblico.

Il programma delle celebrazioni dell’ottavo centenario del presepe di Greccio proseguirà a ottobre con Ascanio Celestini, che porterà in scena il suo “L’asino e il bue”, dedicata al Presepe di Greccio. Un’opera nata nella primavera da un paziente lavoro di interviste e incontri con gli abitanti della Valle Santa. Si tratterà di un’anteprima assoluta, mentre il debutto è previsto a Roma a metà novembre e segnerà l’inizio di un tour che toccherà Milano, Torino, Genova, Bologna e Firenze.

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