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Roma, 17 set. (askanews) – “Oggi Meloni, in una lampedusa al collasso, in piena emergenza e con gli sbarchi di migranti che raddoppiano, si è presentata ai cittadini dicendo “io ci metto la faccia”. Ma non erano queste le parole da pronunciare dopo un anno di fallimenti e di prese in giro.Oggi le parole da pronunciare erano: “vi chiedo scusa””. Lo dichiara via social il presidente M5s Giuseppe Conte.

“Meloni – sottolinea il leader M5s- avrebbe dovuto dire: vi chiedo scusa perché vi ho illuso prospettando la ricetta facile del “blocco navale” che io stessa sapevo irrealizzabile.
vi chiedo scusa perché all’esito del consiglio europeo del 29-30 giugno scorso vi avevo fatto credere che, grazie al mio intervento, c’era stata “una svolta totale” sulla gestione europea dell’immigrazione, mentre nessun reale passo avanti era stato compiuto. Vi chiedo scusa perché vi ho illuso che il memorandum concluso con la tunisia a fine luglio scorso avrebbe impedito i flussi migratorii verso l’italia mentre nessuna clausola di quel memorandum può davvero garantirci questo risultato. Vi chiedo scusa perché in sede europea ho sin qui agito ambiguamente, preferendo tutelare le mie amicizie politiche polacche e ungheresi anziché dare prevalenza ai nostri interessi nazionali ed europei. Vi chiedo scusa perché anche dopo la grave tragedia di cutro ho continuato a ricorrere agli slogan promettendovi che avrei rincorso i trafficanti lungo tutto il “globo terracqueo. Vi chiedo scusa, in definitiva, perché ho continuato sin qui, anche da presidente del consiglio, a fare comizi e propaganda trascurando gli impegni di trasparenza e responsabilità che vanno attuati quando si governa un paese”.

“Purtroppo – conclude Conte- neppure oggi c’è stata una svolta nel segno delle scuse e dell’abbandono di gesti di propaganda e arroganza. Peraltro il governo sopraffatto dagli sbarchi si sta pericolosamente spaccando. da una parte meloni, che ieri urlava all’europa “è finita la pacchia”, e oggi è costretta a implorare l’aiuto dell’ue e a supplicare la presidente von der leyen di accompagnarla a lampedusa. Dall’altra salvini, che si ritrova a pontida con marine le pen. La verità è che meloni e salvini sono più impegnati a soffiarsi gli elettori a destra che a trovare risposte alle urgenze delle persone. In mezzo alle loro liti restano i lampedusani che non ne possono più, così come tutti i cittadini italiani che non vedono mezza risposta ai problemi di tutti giorni, al carovita che morde anche il ceto medio.
brigata wagner, benzinai cattivi, complotti internazionali: sono bravissimi a inventare nemici, pessimi se si tratta di trovare soluzioni2.

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