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Roma, 28 nov. (askanews) – Fare il punto sulle azioni portate avanti fino a questo momento per contrastare il cambiamento climatico e rilanciare l’impegno globale sul tema, con l’Italia che guarda in particolare all’Africa. E’ questo il cuore della Cop 28 in programma a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre.

All’evento sono attesi circa 150 tra capi di Stato e di governo (una delle partecipazioni più consistenti degli ultimi anni). A rappresentare l’Italia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, attesa a Dubai nella giornata del 30. Meloni ripartirà poi il 2 o 3 dicembre. In particolare la premier interverrà nella due giorni di “alto livello”, l’1 e il 2. Il primo giorno parteciperà all’apertura dell’evento e poi interverrà a due eventi settoriali: il primo sui sistemi alimentari, il secondo dedicato all’adattamento ai cambiamenti climatici. I due interventi non sono casuali: entrambe le questioni sono prioritarie per i Paesi in via di sviluppo e in particolare per l’Africa e sarà quindi l’occasione – per la presidente del Consiglio – di ribadire gli impegni dell’Italia per il continente africano, anche nell’ottica del Piano Mattei. La serata sarà “italiana” perchè a Dubai i leader saranno invitati a un concerto del Teatro della Scala di Milano (realizzato in collaborazione con i Ministeri della Cultura e degli Esteri e con il sostegno di Eni) in cui saranno eseguite in particolare arie italiane. Il 2 mattina – quando alle 9.15 è previsto anche l’intervento di papa Francesco – Meloni prenderà la parola alle 11.30 nell’assemblea plenaria.

Per quanto riguarda gli impegni italiani, sottolineano fonti diplomatiche, il nostro Paese si muove nell’ambito del programma ‘Fit for 55’ dell’Unione europea che ha messo in campo “interventi importanti” che dovrebbero porre l’Unione “in linea” con i target relativi alla mitigazione del cambiamento climatico. Per quanto riguarda il capitolo dell’adattamento, rivolto ai Paesi maggiormente colpiti dall’impatto dei mutamenti, l’Italia sta andando verso un aumento della quota dei finanziamenti. A questo proposito, già nei mesi scorsi, Meloni aveva annunciato che il Fondo italiano per il clima sarà in gran parte dedicato all’Africa.

A margine dei lavori, vista la presenza di molti leader, il governo italiano sta lavorando alla definizione di alcuni bilaterali.

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