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Roma, 13 feb. (askanews) – Nell’Unione europea “dobbiamno assicurare che le banche restino forti e che possano supportare cittadini imprese, rimanendo competitive. E per questo dobbiamo finire quello che abbiamo iniziato con l’Unione bancaria”. Lo ha affermato la commissaria europea al mercato interno, Mairead McGuinness durante la conferenza del Single Resolution Board, riconoscendo essa stessa che questo richiamo a completare l’Unione bancaria, che va avanti da anni, suona “ripetitivo”.

Ma il settore bancario ha davanti rapidi cambiamenti legati all’innovazione tecnologica, al digitale, che “portano progressi per le banche ma anche rischi, tra cui il principale è quello dei cyber attacchi. Le nostre banche devono gestire una molteplicità di rischi, dal clima, ai disastri naturali, alla cybersicurezza e dobbiamo costruire resilienza”.

“Dobbiamo fare di più per rafforzare il nostro sistema completando l’Unione bancaria – ha insistito McGuinness – dobbiamo assicurare che il settore bancario europea possa gestire qualunque crisi futura che sia pronto al peggio se dovesse verificarsi. Il fallimento di alcune banche regionali americane mostra come le cose possono andare male”.

“Una unione bancaria completa porterebbe ampi benefici su redditività e competitività delle banche e il vantaggio si estenderebbe oltre le banche, perché ad esempio uno potrebbe ottenere un prestito da un altro Stato membro. La gente capisce che c’è una frammentazione nel sistema finanziario dell’Unione europea. E questo – ha proseguito – non riguarda solo singoli consumatori e famiglie ma è importante anche per le imprese. Se non ci sta un terreno di concorrenza patite paritetico diventa complicato”.

“Dobbiamo comunicare ai cittadini i benefici concreti dell’Unione bancaria. Assicura anche la stabilità finanziaria. Ci sono comunque buone notizie, e sono nel fatto che abbiamo compiuto progressi rilevanti”, ha concluso.

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