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Sofia, 17 apr. (askanews) – Soddisfazione per il nuovo accordo europeo sui migranti e una esortazione a fare scelte decise, anche sul tema della competitività che può aiutare i nostri giovani ad avere un futuro. Sono i due messaggi che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, invoca per l’Ue nel corso della sua visita ufficiale a Sofia dove, insieme al Presidente Rumen Radev, ha rinnovato l’amicizia tra Italia e Bulgaria.
Nei colloqui al palazzo presidenziale c’è stato ovviamente molto spazio per la situazione internazionale, la guerra in Ucraina e la crisi in Medioriente che preoccupa per il rischio di un allargamento del conflitto. Italia e Bulgaria condividono l’impegno per la sicurezza a difesa del confine orientale dell’Europa, non a caso il capo dello Stato visiterà domani la base militare di Novo Selo e incontrerà il contingente italiano del Multinational Battlegroup Bulgaria.
Roma e Sofia però condividono anche il problema dei migranti: “I nostri paesi sono interessati e convinti” che “il fenomeno va governato con ordine non in maniera scomposta e disordinata come avviene adesso, e che il compito venga assolto dall’Ue”, ha detto il capo dello Stato esprimendo insieme all’omologo bulgaro “soddisfazione per la nuova intesa europea su migranti e asilo, un accordo che supera quella ormai datata di Dublino e apre la porta a una collaborazione più intensa per governare un fenomeno crescente”.
Mattarella ha ribadito anche, l’esigenza di dare risposte alla richiesta di ingresso nell’Ue dei paesi dei Balcani Occidentali come pure l’ingresso della Bulgaria “partner imprescindibile” nell’eurozona. Quindi il futuro dell’Ue: la convinzione del capo dello Stato è che “l’Unione europea ha bisogno di compiere scelte per diventare sempre più coesa, solida, più capace di svolgere nel mondo un ruolo protagonista, c’è l’esigenza di compiere scelte importanti che le consentano di svolgere questo ruolo”, quindi ha ricordato che proprio nelle prossime ore “nel Consiglio europeo si parlerà di competitività, un elemento che consente, sviluppandolo adeguatamente, di offrire opportunità maggiori per il futuro per i nostri giovani”. Un tema che lo vede sulla stessa linea di Mario Draghi (all’ex premier è stato affidato, proprio da Bruxelles, il compito di stilare un rapporto sullo stato della competitività europea) che proprio ieri intervenendo ad una conferenza europea ha sollecitato un cambiamento “radicale” sul versante della competitività.
Nel colloquio con Radev si è quindi affrontato il tema della sicurezza: “Il rischio che si allarghi il conflitto” in Medioriente “è drammaticamente presente – ha ammonito Mattarella, va fatto ogni sforzo per una soluzione e l’unica possibile è due Stati per due popoli”. Così come in Ucraina dove va confermato il sostegno a Kiev ma parallelamente “cercare in ogni modo qualunque strada possibile per giungere alla fine del conflitto e a una pace giusta”.
Dal canto suo il presidente bulgaro ha voluto ringraziare l’Italia per il ruolo svolto “per la deterrenza militare e per aumentare la sicurezza del fianco orientale della Nato, abbiamo progetti comuni nell’industria bellica”, ha ricordato renendo atto al nostro paese aver lavorato insieme per “la realizzazione del corrodoio pan-europeo, un progetto strategico di connessione che contribuisce allo sviluppo dei paesi della regione e alla cooperazione tra Ue e Nato per la mobilità militare”.
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