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Dublino, 20 mag. (askanews) – Poco più di un giorno a Dublino
per inaugurare il Parco Italia a Lucan House, la storica
residenza dell’ambasciatore d’Italia ora passata di proprietà
alla contea di Dublino sud, ma anche per rinsaldare il legame di
sintonia, personale e di visione politica, con il presidente
irlandese Michael D.Higgins. Il presidente della Repubblica
Sergio Mattarella e’ tornato in Irlanda per una visita di
cortesia – dopo quella di Stato nel 2018 – che, iniziata ieri
mattina, si è conclusa nel pomeriggio.

Poche ore ma sufficienti ai due capi di Stato per confrontarsi informalmente sui principali dossier del momento, dall’Ucraina alla situazione in Medioriente, con la tragedia in atto a Gaza che ha scosso le opinioni pubbliche europee e scatenato le proteste degli studenti. E, difatti, anche a Dublino gli universitari si sono mobilitati: gli studenti del Trinity College si sono accampati per giorni negli spazi del prestigioso ateneo per chiedere (e, pare, ottenere) il disinvestimento da parte dell’università irlandese nelle società israeliane. Quanto sta accadendo sia in Ucraina che in Medioriente spinge, lo ha ricordato Mattarella, nel discorso al Brindisi per il pranzo di Stato offertogli da Higgins, a “rafforzare il nostro impegno per un ruolo sempre più incisivo dell’Unione Europea, attore di pace sin dalla sua nascita”.

A meno di un mese dalle elezioni Europee, poi, il futuro dell’Ue tra sfide e rischi, non poteva non essere nell’agenda dello scambio di vedute dei due presidenti, entrambi membri, tra l’altro, del gruppo di Arraiolos per la promozione dell’integrazione europea. In particolare, sempre nel discorso al Brindisi, Mattarella ha ricordato, contro vecchi e nuovi rigurgiti euroscettici, che essere in Ue significa beneficiare di vantaggi: l’Irlanda stessa, ha osservato Mattarella “e’ un messaggio possente per chi ancora esita a riconoscere i benefici che derivano ai singoli Paesi dall’appartenenza all’Unione Europea”. E solo una “maggiore integrazione” e’ la risposta alle sfide di oggi.

Un legame, quello tra Italia e Irlanda, solido – negli scambi culturali ed economici, oltre che nella speciale attenzione a temi come l’immigrazione, essendo entrambi popoli di emigranti – e rinsaldato da un comune sentire. Basti pensare che, come racconta Corinna Salvadori Lonergan dantista e docente emerita al Trinity College, tuttora “Dante suscita tantissimo interesse tra gli studenti irlandesi per la sua attualità, per la capacità di raffigurare nei suoi scritti anche il mondo moderno. Come non pensare, infatti, alle sue osservazioni sull’economia e sulla cupidigia davanti al fallimento della Lehman Brothersà Cose da cui gli studenti restano incantati”.

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