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Venezia, 10 ott. (askanews) – All’Arsenale di Venezia è andato in scena, per tre giornate, il Transregional Seapower Symposium, una tre giorni organizzata dalla Marina Militare sull’importanza del potere marittimo e in particolare sulla dimensione subacquea. 67 delegazioni di 67 marine dei 5 continenti, insieme a 146 rappresentanze di organizzazioni nazionali e internazionali, il mondo dell’industria, quello accademico, e quello scientifico, si sono ritrovati per discutere della nuova frontiera dell’umanità. Come spiega ad askanews il Contrammiraglio Massimiliano Lauretti, capo del Reparto piani, operazioni e strategie marittime dello Stato Maggiore della Marina Militare.
“Il simposio guardava al mare – sottolinea – questa volta però in una sua accezione speciale: guardava a una nuova frontiera dell’umanità, ovvero la dimensione subacquea. Questo nuovo mondo nel quale ci stiamo approcciando e che offre enormi sfide e opportunità”.
“Insieme – prosegue il contrammiraglio – abbiamo visto come questo nuovo mondo debba essere compreso, capito e possa svelare quindi quelle che sono le sue opportunità e quelle che sono però anche le sfide che pone da un punto di vista della sicurezza. È stato un incontro essenziale per poter sviluppare una cooperazione, una comprensione di questa nuova dimensione e di quelle che sono le prospettive che ci pone davanti”.
Un mondo finora sconosciuto, quello subacqueo, con l’80% ancora inesplorato. Come mai è così strategico? “La dimensione subacquea – risponde – è una cosa importante per tutti noi perché offre grandi opportunità di sviluppo da un punto di vista di risorse minerarie, risorse energetiche, ma anche di infrastrutture critiche subacquee, di cavi, di comunicazioni digitali, di condotta di trasporto dell’energia. Quasi la totalità delle comunicazioni digitali che noi facciamo, il 99% transita attraverso dorsali oceaniche e l’energia transita attraverso dorsali oceaniche, le condotte. Queste sono infrastrutture essenziali per la nostra vita, così come essenziali lo sono l’accesso a quelle che sono le risorse dei fondali marini che permettono di alimentare l’economia, la modernità, le nuove tecnologie, quindi sono dei minerali che sono essenziali per sostenere il modo di vivere moderno che abbiamo”.
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