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Roma, 23 ott. (askanews) – “Volevo comunicarti che, per quello che riguarda la nostra Organizzazione, valutiamo necessario sostenere le proposte delle piattaforme unitarie prima che si arrivi al testo definitivo. Potrebbe essere troppo tardi aspettare la fine dell’iter parlamentare, anche in considerazione del fatto che il Governo sembra non voler presentare emendamenti al testo”. A metterlo nero su bianco è il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in una lettera inviata al segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, in merito alle valutazioni sulla manovra economica varata dal Governo e alla conseguente proposta di mobilitazione.
“Tutto vediamo in questa manovra – è la sintesi di Bombardieri – tranne che un respiro sociale”. Poi il lungo elenco degli aspetti negativi della manovra: “abbiamo notato anche noi che ci sono interventi richiesti nei mesi passati: sul cuneo fiscale abbiamo proclamato due scioperi generali con due governi diversi. Anche sulle cifre per gli aumenti contrattuali del pubblico impiego, c’è una prima risposta, lontana però dalla necessità di recuperare il reale potere d’acquisto perso dai salari e persino, come ammesso dallo stesso ministro, dai valori Ipca che per noi sono un punto di riferimento nel rinnovo dei contratti”. E ancora: “rimangono senza risposte alcuni temi per noi fondamentali. Sul lavoro, non ci sono risposte sulla precarietà e, cosa ancora più grave, sulla sicurezza sul lavoro, dopo alcuni incontri con il Governo, a questo punto probabilmente fatti solo per prendere tempo, non c’è nessuna misura di quelle da noi richieste”.
Sul fisco, poi, “non esiste nessun richiamo alla necessaria lotta all’evasione fiscale, storica battaglia delle organizzazioni sindacali confederali”, aggiunge Bombardieri. “Sulla previdenza, registriamo la negazione delle proposte unitarie presentate al Governo: in particolare, si va in pensione più tardi, non ci sono risposte per la pensione di garanzia per i giovani, vengono negati due obiettivi raggiunti negli anni passati dalle organizzazioni confederali, Ape Social e Opzione Donna. Senza allargare l’analisi, questi temi sono per noi più che sufficienti per continuare la nostra mobilitazione con ore di sciopero e per lavorare prima della fine dell’iter che approva la manovra, per modificarla”.
Quanto alla proposta di definizione di un perimetro comune per un patto sociale, “voglio condividere con te alcune riflessioni.
Costruire un nuovo perimetro, significa non rivendicare le richieste contenute nelle nostre piattaforme unitarie?
E questo patto con chi lo dovrei sottoscrivere?
Con il Governo che negli ultimi incontri, manovra e rinnovo Ccnl pubblico impiego, ha dedicato alle nostre richieste 4 e 5 minuti? Con le associazioni datoriali che non incontriamo da moltissimo tempo? E con quali altre organizzazioni sindacali?”.
E, infine, l’annuncio sulla strada scelta dalla Uil: “Avremo sicuramente modo e tempo di approfondire questi temi quando tu vorrai, nel frattempo noi andiamo avanti seguendo le indicazioni che arrivano dalle mobilitazioni della nostra Organizzazione.
Magari ci incontreremo alla fine del percorso di approvazione del testo definitivo”.
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