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Roma, 28 ott. (askanews) – “Se non bastassero le porcherie annunciate (perché i testi nessuno li ha visti) su asili, sanità, fisco e risparmi, oggi si parla di un’altra chicca di questo governo in materia di pensioni. In una bozza della manovra si prevede, come denunciato dai sindacati, la revisione delle aliquote di rendimento previdenziali per le pensioni liquidate dal 2024, delle quote di pensione retributive in alcune gestioni previdenziali del comparto pubblico e più precisamente degli iscritti alla Cassa per le pensioni ai dipendenti degli Enti locali (Cpdel), alla Cassa per le pensioni dei sanitari (Cps) e alla Cassa per le pensioni degli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate (Cpi) e a favore degli iscritti alla cassa per le pensioni degli ufficiali giudiziari, degli aiutanti ufficiali giudiziari e dei coadiutori (Cpug)”. Lo dichiara in una nota il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia.

“Se la notizia fosse vera – sottolinea l’esponente dem – ci troveremmo di fronte ad un vero e proprio furto nei confronti del lavoratori pubblici. Un peggioramento ulteriore anche rispetto alla legge Fornero. Aspettiamo, e sarà sempre troppo tardi, di vedere il testo ma contrasteremo in Parlamento questa scelta che taglierebbe migliaia di euro l’anno a molti lavoratori del settore pubblico. Abbiamo a che fare con un governo che non solo non fa nulla per le pensioni di domani ma per fare cassa toglie risorse a quelle attuali dei dipendenti pubblici”, conclude Boccia.

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