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Bari, 12 giu. (askanews) – Alla vigilia del vertice G7 a Borgo Egnazia, la presidenza francese ha annunciato questa sera l’accordo tra i leader dei Paesi membri “sull’erogazione di 50 miliardi” di dollari a favore dell’Ucraina attraverso l’utilizzo di asset russi congelati. Emmanuel Macron anticipa così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni su uno dei principali temi in discussione al summit in Puglia che, proprio domani, prevederà una sessione di lavoro dedicata all’Ucraina, alla presenza di Volodymyr Zelensky.
L’erogazione di questi fondi dovrebbe avere luogo entro la fine del 2024. “C’è un accordo. Come sempre al G7, i leader prendono una decisione e poi i tecnici lavorano per metterla in pratica”, ha spiegato la presidenza francese. L’obiettivo è ora far sì che questa intesa “sia conforme alla legge”, “alle regole della finanza pubblica” o ancora “alle capacità finanziarie reciproche”.
Secondo quanto spiegato dalla presidenza francese, gli sherpa avrebbero lavorato su “un’iniziativa americana”. Il prestito sarà “rimborsato” con i proventi dei beni russi congelati. Ma se per un motivo o per un altro i beni russi verranno sbloccati o se il reddito dei beni russi non produrrà più ciò che è necessario per finanziare il prestito, allora si porrà la questione della condivisione degli oneri”, ha aggiunto la presidenza francese, secondo quanto riportato dall’Afp.
I principi di questa distribuzione sono già stati “stabiliti” e accettati dai leader, “e ora i tecnici dovranno concordare il contratto che alla fine verrà firmato. Una delle questioni è ad esempio sapere quali saranno le garanzie di questo prestito “che è essenzialmente americano, ma che può essere integrato con soldi europei o contributi nazionali”, ha quindi insistito l’Eliseo.
L’annuncio giunge nel giorno in cui Macron ha ricevuto a Parigi la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, discutendo proprio del G7 e della prossima maggioranza al Parlamento europeo. Una maggioranza che potrebbe essere allargata ai Verdi. A questo proposito, Terry Reintke e Bas Eickhout, i due co-presidenti del gruppo dei Verdi all’europarlamento, durante un incontro con la stampa nel pomeriggio a Bruxelles, hanno perorato la creazione di una nuova maggioranza stabile europeista, democratica, pro-stato di diritto e pro-Ucraina nella nuova Assemblea delineatasi dopo il voto, a cui si sono offerti di partecipare pienamente insieme al Ppe, ai Socialisti e Democratici (S&D) e ai liberali di Renew. La condizione espressa sarebbe però quella di escludere non solo l’estrema destra del gruppo Id, ma anche i conservatori di Ecr, presieduti da Meloni.
Von der Leyen vorrebbe chiudere l’accordo già nella cena informale di lunedì a Bruxelles, anche se si tratta di un obiettivo non facile. Intanto, però, al termine del suo incontro con Macron, la presidente uscente della Commissione ha ringraziato su X l’inquilino dell’Eliseo “per la discussione sull’Agenda Strategica Europea, i temi del G7 e la conferenza sulla pace in Ucraina”.
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