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Roma, 20 lug. (askanews) – L’attacco lanciato oggi al porto di Hodeidah, nello Yemen, è stato una “risposta diretta” all’attacco messo a segno ieri dal gruppo Houthi con un drone a Tel Aviv, che ha causato un morto e otto feriti, e “all’aggressione contro Israele dall’inizio della guerra”. Lo ha detto oggi il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un videomessaggio rilanciato dal Times of Israel.
“Il porto che abbiamo attaccato non è un porto innocente – ha rimarcato il premier israeliano – è stato utilizzato per scopi militari, è stato usato come punto di ingresso per le armi mortali fornite agli Houthi dall’Iran. E hanno usato quelle armi per attaccare Israele, per attaccare gli stati della regione e per attaccare alcune delle rotte marittime più importanti del mondo”.
“Negli ultimi otto mesi – ha proseguito Netanyahu – gli Houthi hanno lanciato centinaia di missili balistici, missili da crociera e droni contro Israele”. Il premier israeliano ha quindi sottolineato che “come Hamas ed Hezbollah, gli Houthi sono parte integrante dell’asse del male iraniano, un asse che non agisce solo contro Israele, minaccia la pace del mondo intero”.
“E Israele si aspetta che la comunità internazionale aumenti i suoi sforzi contro l’Iran e i suoi delegati, per contrastare l’aggressione dell’Iran e per proteggere la libertà di navigazione internazionale”, ha concluso.
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