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Roma, 20 ott. (askanews) – “Da parte libanese c’è stata adesione” per una proposta di cessate-il-fuoco in Medio Oriente, su cui adesso Israele “deve fare uno sforzo” e a tale riguardo “una finestra per provare a costruire una storia nuova” può essere rappresentata dall’uccisione del leader di Hamas, Yahya Sinwar. Lo ha affermato la presidente del Consiglio, Giorgia Melon, in alcune dichiarazioni raccolte da “In mezz’ora” su Rai3 durante la missione della premier in Libano e Giordania di ieri.

“Non ho fatto mistero di essere preoccupata dalla situazione mediorientale, di essere molto preoccupata. Ed è per questo credo che ciascuno di noi, chiunque può fare qualcosa, debba fare i massimi sforzi”, ha detto la premier, “Chiaramente noi abbiamo solo l’arma della diplomazia, però la diplomazia parte dal fatto che intanto devi sapere ascoltare gli altri, devi saperti fare ascoltare: per questo io sono venuta qui a parlare con il primo ministro libanese, parlo con Netanyahu molto spesso e con tutti i leader della regione. Ho parlato con Abdullah II di Giordania, con i Paesi del Golfo nell’ambito dell’incontro tra Unione Europea e Gcc”.

“Io penso che la proposta di un cessate-il-fuoco, anche temporaneo, che l’Italia ha portato avanti insieme ad altri attori della comunità internazionale possa essere una chiave di volta”, ha sottolineato Meloni, “Noi sappiamo che da parte libanese c’è stata adesione per questa proposta, credo che adesso uno sforzo debba farlo Israele. E penso che quello che è accaduto con l’uccisione di Sinwar – e quindi del simbolo degli attacchi a Israele dello scorso 7 ottobre – oggettivamente possa offrire una finestra per provare a costruire una storia nuova”.

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