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Roma, 25 ott. (askanews) – Israele deve ancora definire un piano dettagliato riguardo alla Striscia di Gaza una volta terminato il conflitto e questo sta alimentando il timore all’interno del governo israeliano e a Washington che l’operazione di terra israeliana contro Hamas nell’enclave palestinese possa iniziare senza un’adeguata preparazione per il dopoguerra. E’ quanto scrive il Financial Times, citando “diverse fonti al corrente delle discussioni” secondo cui Israele è impegnato, attraverso “diversi corpi militari israeliani e analisti esterni, a sviluppare una strategia per Gaza dopo la prevista offensiva terrestre”.

“Circa due settimane dopo i devastanti attacchi di Hamas, rimangono molte domande irrisolte sulla strategia di uscita di Israele e sugli obiettivi del dopoguerra”, scrive il quotidiano della City, e secondo alcune fonti “gli Stati Uniti hanno espresso direttamente le loro preoccupazioni a Israele”.

“Non esiste un piano per il ‘giorno dopo’. Il sistema (israeliano) non ha ancora deciso – ha detto una fonte al Ft – gli americani sono impazziti quando hanno capito che non c’era nessun piano”.

In quelle che sono state descritte come conversazioni approfondite con funzionari israeliani, i funzionari americani hanno incoraggiato le controparti a pensare a come raggiungere i loro obiettivi militari, nel caso in cui i piani originali fallissero, e a immaginare il giorno dopo. “Siamo interessati a vedere settori e seguiti”, ha detto un funzionario americano, usando la terminologia militare per i diversi piani di battaglia e scenari post-invasione.

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