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Bruxelles, 22 gen. (askanews) – Se il governo israeliano non è d’accordo con la soluzione a due Stati per il conflitto con la Palestina, la “soluzione complessiva” per la pace e la sicurezza che sostengono l’Ue e la comunità internazionale, allora deve spiegare quali sono le altre soluzioni che ha in mente, perché pace e sicurezza non potranno certo essere assicurate con i mezzi militari e con il modo in cui sono impiegati a Gaza, doce al contrario si sta “seminando odio per generazioni”.

Lo ha detto l’Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Ue Josep Borrell, parlando con la stampa a Bruxelles a margine della riunione del Consiglio Affari esteri, a cui parteciperanno anche i ministri degli Esteri di Israele, e quelli di Arabia Saudita, Egitto, Giordania, e Autorità Palestinese.

“Per questo siamo qui”, ha detto Borrell. “Dobbiamo discutere, anche se loro” gli israeliani “non sono d’accordo, anche se hanno in mente un’altra soluzione. Devono venire qui e discutere con noi. Quali altre soluzioni hanno in mente? Fare andar via tutti i palestinesi, ucciderli tutti? Ci sono già stati 25.000 morti a Gaza, di cui il 70% donne e bambini”.

“Certamente – ha continuato l’Alto Rappresentante – quello che stanno facendo non è il modo migliore di cercare di distruggere Hamas, perché così stanno seminando odio per generazioni”.

“Noi sappiamo che cosa è Hamas, ciò che ha fatto, e certamente lo condanniamo. Ma la pace è la stabilità – ha sottolineato Borrell – non possono essere costruite solo con mezzi militari, e certo non con questo particolare modo di usare i mezzi militari. Lo dico – ha concluso – con pieno rispetto per le vittime degli attacchi terroristici di Hamas”.

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