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Milano, 6 feb. (askanews) – “L’orso M90 è stato ucciso. È stata
eseguita oggi pomeriggio la sentenza di condanna a morte
decretata dal presidente della Provincia autonoma di Trento
Maurizio Fugatti”. Così l’Organizzazione internazionale
protezione animali che si era fino all’ultimo appellata per
tutela della vita e della libertà del giovane plantigrado.
“Una politica miope e nemica degli animali quella della Pat, che
non tutela la biodiversità – commenta l’Oipa -. Abbiamo sperato
fino all’ultimo in un ripensamento, in considerazione della
speciale protezione di cui gode la specie anche a livello europeo
e nel rispetto dell’articolo 9 della Costituzione che tutela la
biodiversità, ma il presidente Fugatti è stato sordo anche alle
istanze dell’opinione pubblica che vorrebbe un Trentino amico
degli animali”.
L’Oipa presenterà nelle prossime ore una richiesta di accesso
agli atti per conoscere i dettagli della vicenda, anche perché
nella scarna nota della Provincia non viene spiegato come abbiano
eseguito la sentenza, se con armi da fuoco o con l’intervento di
un veterinario. “M90 – evidenzia l’associazione animalista – era
un giovane orso colpevole di essere stato avvistato qualche volta
nei pressi di zone abitate e, come si legge sito della Provincia
dedicato al monitoraggio dei grandi carnivori M90, è indicato
come responsabile solamente di un danneggiamento a una recinzione
agricola e a un cassonetto dell’organico in Val di Sol. Il povero
M90 fu investito il 14 ottobre sulla strada statale 42
all’altezza di Mezzana e, secondo quanto affermato dalla Pat,
avrebbe inseguito nei giorni scorsi per 800 metri una coppia di
escursionisti lungo la strada forestale sopra l’abitato di
Ortisè”, conclude l’Oipa.
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