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Roma, 13 set. (askanews) – Una travolgente e delicata commedia ambientata in una realtà che è patrimonio genetico della nostra cultura: l’estate trascorsa al mare. Il protagonista di questa opera attraversa un trentennio della nostra storia tra il 1969 e il 1998 e fotografa attraverso il sentimento, l’emozione, la scoperta, la comicità, i sensi e la malinconia una generazione cresciuta per fortuna o suo malgrado senza cellulari e senza social network.
Si intitola “Romanzetto Marino”, è l’ultimo libro di Paolo Zagari; la forma più di classica commedia all’italiana si mescola con il romanzo di formazione creando un raffinato gioco letterario in cui il comico si dissolve nel sentimento, l’affresco storico nella riflessione interiore, la spavalderia e la paura di un ragazzo che diventa uomo.
“Romanzetto Marino” inizia nel 1969 con il racconto di un bambino di otto anni e mano mano con ironia, sagacia, piglio e sense of humour, mettendo a nudo la generazione che ha vissuto negli anni a cavallo dei ’70 e ’90, racconta le sue estati di gloria, di scoperta, e di battaglie, fino ad arrivare al 1998 quando quel “piccolo bambino” ha quaranta anni. Una vera e propria “educazione sentimentale” con cui attraversiamo un mondo al contempo vicinissimo e lontanissimo dal nostro, nel quale le esperienze avvengono tramite il contatto umano in prima persona e non tramite uno smartphone. Un modo diverso di crescere, maturare e amare. Nè migliore né peggiore.
Il teatro di “Romanzetto Marino” e delle otto incredibili avventure del protagonista è Santa Severa, una località del litorale laziale. Uscito a luglio per Mds Editore il libro è stato nominato tra i primi dieci libri dell’estate dal settimanale Grazia (Mondadori).
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