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Milano, 10 apr. (askanews) – Tre sedi milanesi per una mostra dedicata a Hidetoshi Nagasawa, artista giapponese che ha lavorato in Italia dagli anni Sessanta fino alla morte nel 2018. È un progetto retrospettivo della Galleria Building, che coinvolge anche la Galleria Moshe Tabibnia e la Casa degli artisti. A curarlo è stato chiamato Giorgio Verzotti.
“L’idea – ha detto ad askanews – era un po’ quella di raccontare tutto. Abbiamo cercato di documentare tutti i suoi passaggi, tutti i suoi periodi, sia per quanto riguarda la scultura, sia per quanto riguarda l’opera bidimensionale che ha sempre accompagnato la scultura”.
In mostra quaranta opere che raccontano un po’ tutta l’avventura di Nagasawa con la scultura, attraverso diverse manifestazioni e diverse strutture. Ma la mostra dà spazio anche a meravigliosi lavori su carta, forse oggi le opere più interessanti dell’esposizione, per la capacità di essere dei rilievi più che dei disegni, quindi in un certo modo anch’essi scultura.
“Nagasawa ha avuto delle mostre anche di recente dopo la sua scomparsa – ha aggiunto Verzotti – però erano sempre legate a un certo periodo del suo lavoro, a una certa sua attività. E questa credo che sia la prima in cui abbiamo offerto quasi una rassegna museale, dove c’è un po’ tutto il suo lavoro”.
Da Building in via Monte di pietà, è poi aperta anche la mostra “Opus Liber”, che presenta una affascinante collezione di libri-opera degli ultimi sessant’anni. Curata da Angela Madesani, raccoglie lavori di Lucio Fontana o di Giulio Paolini, di Yuval Avital o di Sabrina Mezzaqui. Stili e materiali diversi, ma anche la sensazione unificante legata al fascino del libro come oggetto e come soggetto d’arte.
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