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Milano, 8 nov. (askanews) – Gli Usa continuano ad acquistare uranio e altri materiali critici dalla Russia. Lo ha evidenziato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un incontro con i capi delle missioni diplomatiche accreditati a Mosca in una tavola rotonda sull’Ucraina, lamentando inoltre che Mosca ancora non riesce a ottenere una risposta chiara dall’Occidente sull’inchiesta sulle esplosioni al gasdotto Nord Stream e accusando i Paesi occidentali di stare coprendo tutte le informazioni. “Né la Germania, né la Norvegia, né la Svezia, che sono coinvolte in queste indagini a livello nazionale, niente” ha detto.
“Costringendo l’UE ad abbandonare tutto ciò che è russo, Washington continua ad acquistare uranio e altri materiali critici dalla Russia”, ha detto Lavrov. Il tutto in seguito al fatto che ha visto ieri l’annunciata sospensione di Washington e degli Alleati Nato un altro trattato siglato alla fine della Guerra Fredda – quello sulle forze convenzionali – dopo che il Cremlino ha concluso la procedura per l’uscita. La notizia arriva a poca distanza dal ritiro della ratifica di Mosca di un altro trattato: quello che mette al bando gli esperimenti nucleari (Ctbt).
“Comprendiamo perfettamente che le sanzioni imposte contro di noi nel prossimo futuro, e anche a lungo termine, non scompariranno. Non ne abbiamo bisogno, non perché scegliamo l’isolazionismo, l’autarchia. L’Occidente ha deciso di distruggere l’economia mondiale per dare una lezione alla Russia”, ha detto il ministro.
Lavrov stesso è preso di mira dalle sanzioni dell’Unione Europea: recentemente ha chiesto alla Macedonia del Nord di rendere possibile la sua partecipazione alla fine di novembre alla riunione ministeriale dell’OSCE a Skopje, ha annunciato lunedì il suo omologo macedone Bujar Osmani. Poi ha aggiunto che questa richiesta pone tuttavia “alcune sfide perché lo spazio aereo della Macedonia del Nord e dei vicini è chiuso ai voli operati da aerei statali russi”. Va ricordato che a giugno 2022 Bulgaria, Macedonia del nord e Montenegro avevano chiuso lo spazio aereo al ministro degli Esteri russo che ha così annullato un viaggio a Belgrado.
Parlando di Ucraina infine Lavrov ha anche detto che gli sforzi dell’Onu per riprendere l’accordo sul grano non hanno portato a nulla e questo – a suo dire – dimostra l’impotenza dell’organizzazione.
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