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Roma, 13 set. (askanews) – Il leader supremo nordcoreano Kim Jong Un, visitando la struttura che si occupa di produrre materiali necessari alla costruzione di ordigni nucleari, ha affermato oggi che “le minacce nucleari perpetrate dalle forze vassalle guidate dagli imperialisti statunitensi sono diventate più palesi e hanno superato la linea rossa”, pertanto Pyongyang deve continuare a rafforzare il suo arsenale nucleare per “confrontarsi costantemente con gli Stati Uniti e contenerli”.

L’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA ha mostrato alcune foto della visita del numero uno del regime nordcoreano, in cui si vede Kim ispezionare una sala fitta di centrifughe, dando indicazioni a quattro persone, due in divisa militare, due in abiti civili con la caratteristica spilletta del Partito dei lavoratori coreani, il partito unico.

Secondo la KCNA, il “rispettato compagno” Kim era accompagnato da Hong Sung Mu, primo vicesirettore del Comitato centrale del Partito dei lavoratori di Corea. Il dispaccio dell’agenzia ha sottolineato come il leader ha “elogiato altamente gli scienziati, i tecnici e i funzionari del settore della produzione di armi nucleari per aver portato a termine senza fallire il piano di produzione di materiali nucleari necessari alla fabbricazione di testate, nutrendo uno spirito rivoluzionario fermo e incrollabile”.

Kim ha visitato la sala di controllo della base di arricchimento dell’uranio e le centrifughe separatrici. Ha sottolineato “la necessità di aumentare ulteriormente il numero di centrifughe per incrementare esponenzialmente le armi nucleari per autodifesa, fedeli alla linea del Partito sulla costruzione delle forze armate nucleari, senza accontentarsi dei successi ottenuti”.

La visita segue un forte invito da parte del leader a spingere ulteriormente sul fronte della produzione di armi nucleari dei giorni scorsi, in un momento in cui Pyongyang sta stringendo fortemente la sua partnership con la Russia, anche a costo di qualche mal di pancia da parte dell’altro grande alleato storico del paese, la Cina.

L’enfasi sullo sviluppo nucleare, però, potrebbe anche essere legato alla necessità di sviare l’attenzione sui problemi interni che si sono determinati con le recenti alluvioni, le quali hanno provocato ingenti danni a un’economia già particolarmente fragile. Secondo il servizio d’intelligence della Corea del Sud, NIS, diversi funzionari sono stati giustiziati perché ritenuti responsabili della scarsa risposta all’emergenza.

In ogni caso, la Corea del Nord è già oggi una potenza nucleare con un considerevole arsenale. Secondo un recente rapporto della Federation of American Scientists (FAS), a gennaio 2024 Pyongyang aveva già pronte 50 testate nucleari e in deposito materiale fissile per assembleare 90 testate.

“Dall’anno 2006, la Corea del Nord ha fatto esplodere sei dispositivi nucleari, aggiornato la sua dottrina nucleare per riflettere il ruolo irreversibile delle armi nucleari per la sua sicurezza nazionale, e ha continuato a introdurre una varietà di nuovi missili testati su nuove piattaforme di lancio”, ha dichiarato Hans Kristensen, direttore del progetto di informazione nucleare della FAS.

La situazione di questo arsenale resta incerta rispetto alla sua utilizzabilità, ma la Corea del Nord ha ormai anche sviluppato una forza missilistica altamente diversificata in tutte le principali categorie di gittata. I ricercatori della FAS hanno documentato come siano stati sviluppati missili tattici a corto raggio, missili basati sul mare e nuove piattaforme di lancio, come i silo e le piattaforme sottomarine. Inoltre, hanno rilevato progressi della Corea del Nord nella tecnologia dei missili a combustibile solido, che migliorerà la sopravvivenza e la mobilità della sua forza missilistica.

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